143 pagine
Il mio primo fumetto.
Ho scoperto Zerocalcare casualmente sfogliando una rivista di cinema: lui aveva fatto il fumetto/recensione di un film e c'era qualcosa in quelle strisce che mi colpì.
Durante una delle mie gite in libreria mi sono ritrovata davanti ad uno scaffale pieno di suoi libri e mentre lo sfogliavo... una pagina tirava l'altra così ho deciso di comprarlo e... mi è piaciuto un sacco. Mi ha anche fatto commuovere ma sopratutto, e sono sincera, mi ha fatta ridere.
Trama:
Calcare riceve una email vuota, di notte, dalla sua amica Camille. Spaventato dalla possibilità che lei voglia venire a Roma e chiedergli ospitalità le risponde in modo
grezzo e poco dopo scopre che non era lei a scrivere ma suo padre per dare una notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere. Calcare quindi cerca il modo per dirlo ai suoi amici, Secco e Greta, e ripensa a quando lui e Camille erano due ragazzini che non sono riusciti a dirsi quello che segretamente provavano mentre il tempo, e la vita, inesorabilmente, scorrevano via.
grezzo e poco dopo scopre che non era lei a scrivere ma suo padre per dare una notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere. Calcare quindi cerca il modo per dirlo ai suoi amici, Secco e Greta, e ripensa a quando lui e Camille erano due ragazzini che non sono riusciti a dirsi quello che segretamente provavano mentre il tempo, e la vita, inesorabilmente, scorrevano via.
Mie considerazioni:
Fumetto a colori opachi, tratti tipicamente maschili, termini e tempi comici azzeccati. Una sorpresa per gli occhi che vi consiglio di avere nella vostra libreria. Ci metterete circa 1 ora a leggerlo ma vi assicuro che... vi verrà voglia di ri-leggerlo e alla seconda lettura noterete dei dettagli che forse vi erano sfuggiti prima e che daranno un'inaspettata sfumatura alle situazioni descritte.
Raramente ho provato così piacere ad avere in mano un'opera, l'ho girato, rigirato, letto e riletto. Mi sono soffermata spesso su alcune scene disegnate e mi sono ritrovata avvolta di stupore.
Alcune strisce sono geniali (andate a vedere qui cosa ha creato per Rebibbia, quartiere della sua città) e brillanti; le situazioni non seguono un filo logico però descrivono momenti di vita che tutti noi potremmo aver vissuto, domande che tutti noi a volte ci siamo posti e mentre abbiamo quei disegni davanti è impossibile non provare la sensazione che questo artista... abbia fatto centro. E' difficile da spiegare ma Zerocalcare ha saputo disegnare le emozioni.
lo adoro! |
Questo fumetto inoltre tocca un tema che fa paura ( e vittime) in modo delicato: l'anoressia. Se ancora non l'avete capito: ve lo consiglio vivamente.
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