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(invece di scappare davvero) trovano pace, sollievo e divertimento nel lago attiguo. Non tutte però se la spassano: Alex sta per essere soffocata da un sicario mandato dal suo ex datore di lavoro e solo l'intervento di Lolly la salva da morte certa. Il problema ora è uno solo: cosa fare del corpo del sicario? Freda viene loro incontro e con un paio di cesoie risolve il problema in... sei pezzi che sotterrano sotto l'orto!
Piper, dopo aver tradito la sua bella australiana, pensa di essere diventata una boss della prigione. Comicamente però... lo pensa solo lei.
Per chi si fosse dimenticato la trama delle precedenti stagioni di Orange is The New Black:
Piper Chapman è un'allegra ragazza in procinto di sposarsi quando viene raggiunta dalla notizia che dovrà scontare una pena nel carcere di Litchfield per un crimine commesso anni prima insieme alla sua amante Alex.
All'inizio il rapporto col suo fidanzato resiste ma poi la distanza e le problematiche della vita carceraria mettono fine a quel legame. Vessata da Red, cuoca e "direttrice" delle detenute, Piper fatica ad accettare la sua nuova condizione e non capisce di chi può fidarsi. Quando portano Alex nel suo stesso carcere Piper prova emozioni contrastanti: dapprima odio puro e poi un riscoperto amore. O forse semplicemente passione. Niente è più come prima per la biondina bianca con una laurea e una famiglia borghese alle spalle. I pericoli ed i nemici sono all'ordine del giorno e la sopravvivenza passa anche dall'escogitare un sistema per guadagnare illegalmente attraverso un giro di mutande rubate che rivende poi su internet con la complicità del fratello. Piper quindi ha deciso che se il sistema non l'aiuta, dovrà trovare un modo per... aiutarsi da sola.
Tante le tematiche affrontate tra cui:
- tema razziale
- tema della vita carceraria (privacy, alimentazione, attività ricreative o ri-educative)
Quello che si denota, dopo tre stagioni, è come il sistema carcerario e le relative condanne penali difficilmente riescano a recuperare le persone che sono semplicemente stipate come esseri (apparentemente) senza diritti in un contesto in cui vige la legge del più forte, della violenza, del razzismo e dell'omertà in cui sopravvivere è una lotta quotidiana che spesso porta alla perdizione di un'altra parte di sé.
La cosa positiva è che Orange Is The New Black non è una serie tv pietista: le detenute non sono tratteggiate come vittime (anche se spesso i flashback relativi alle loro vite precedenti rivelano come l'ambiente in cui molte di loro sono cresciute non fosse dei più educativi) ma come individui che per una serie di circostanze hanno sbagliato, più o meno gravemente, e che cercano di andare avanti arrangiandosi a modo loro.
E' esilarante vedere Piper che cerca di diventare la nuova "Red" : mi fa morire dal ridere!
RispondiEliminaAl contrario è agghiacciante la scena in cui Alex soffoca il suo sicario.. e lì ti chiedi "e tu cosa diavolo avresti fatto al suo posto" ??? (vabbé non sono una criminale per cui non mi troverei in ogni caso in carcere, ma sono domande che ti poni guardando una serie tv :-D )
Ciao Vale,
RispondiEliminaahaha non serve essere una criminale per farsi delle domande, tranquilla! Anche io guardando questa serie mi chiedo spesso: e io che cavolo farei?
Perchè tratteggiano bene secondo me le difficoltà che si trova ad affrontare una persona in quel contesto. Se ci pensi, sono rinchiuse insieme assassine, ladre, spacciatrici ed anche malate psichiatriche! E' una lotta continua contro la noia, contro i soprusi delle guardie, contro la violenza delle compagne di cella. a volte attaccare sembra l'unica difesa anche se a Piper riesce proprio male. In generale il suo personaggio proprio non mi piace!