Ieri si è concluso il campionato
di pallavolo di 1° divisione femminile a cui ho partecipato da Dicembre 2015
presso la società Alba di Segrate.
A caldo è difficile avere le idee
chiare e quindi vi parlerò di come è stato il mio ritorno alla pallavolo in un
altro post, oggi voglio solo condividere con voi il ringraziamento che mi sta
più a cuore: alla Titti.
Di lei potrei dire così tante
cose belle ma ve ne racconterò solo una tragicomica: eravamo sul divano a
guardare la tele e le dico:
"Hai fatto
caso che quando abbiamo smesso di giocare a pallavolo abbiamo buttato tutto,
scarpe, magliette, borse, tranne…”
-
“tranne le
ginocchiere” mi ha risposto lei.
-
“tranne le
ginocchiere” le ho ripetuto io e ci siamo un po’ commosse. Come due
babbazze davanti ad un servizio strappalacrime di StudioAperto.
Si perché la pallavolo si è
bloccata per noi per più di due anni. Società e dirigenti ci hanno dimenticate,
noi ci siamo messe il cuore in pace e abbiamo fatto una razionale piazza pulita
di ciò che non ci serviva più. Ma là in basso in un armadio sono rimaste loro,
le ginocchiere. Ciò da cui un pallavolista non può prescindere. Perché alla
fine ti puoi allenare con una maglietta qualsiasi, puoi usare delle scarpe
improponibili ed una borsa della spesa come abbiamo fatto noi ma le ginocchiere
no. Le ginocchiere non possono mancare. Come per un pilota gareggiare senza
casco, come per un ciclista pedalare con la ruota bucata.
Quindi come due babbazze ci siamo
messe a piangere perché non ce lo siamo mai dette esplicitamente ma avevamo
lasciato nel cuore (e nell’armadio) la speranza di non smettere davvero con la
pallavolo e aver ripreso a fare ciò che nella vita abbiamo amato di più è stata
un’emozione.
L’anno è volato. Certo ci siamo
perse preparazione, pre-campionato, prime partite però è volato davvero. Adesso
ho una serie di sentimenti misti dentro di me, tra cui spicca forte come non
mai una certezza: adoro giocare a pallavolo ma soprattutto adoro giocare con la
Titti. E’ una persona che auguro a tutti voi di incontrare in palestra e nella
vita.
E’ stata colei che mi ha spinta ad imparare le ripartenze (che sono diventate
poi un mio punto forte).
E’ stata lei a motivarmi quando volevo mollare, a
cazziarmi quando volevo strafare, a ringraziarmi quando le ho detto di
riprovare a giocare. Ma soprattutto è colei con cui mi diverto come una bambina
sapendo di trovare sempre al mio fianco una spalla, un’amica, una consigliera.
Anche una cojona a volte ma… sempre e comunque una persona speciale.
Grazie a te per questo ennesimo anno insieme pieno di Vita.
Inutile dire che piango anche leggendo il tuo pezzo.
RispondiEliminaGrazie.
"Tranne le ginocchiere" .. effettivamente non ce lo siamo mai detto ma loro erano li..a prendere polvere..ma c'erano! Ogni volta che aprivo l'armadio le vedevo quasi a dirmi ..hey abbella .. noi ci siamo .. quando vuoi :-). Compagne di una vita..hanno avuto ragione loro..averle rimesse a novembre è stato come quando da ragazzina le GIVIDI mi aveva dato la mia prima divisa per l'under 14.
Grazie a te per accompagnarmi in questa mia seconda carriera :-). Sappi che ti percepisco..SEMPRE! <3
Ps: le tue ripartenze sono una delle più grandi vittorie della mia vita pallavolistica!
Ah dimenticavo... "SU LE MANI TIFIAMO MICHY!"
RispondiElimina