Trama:
Missisippi 1960 - Skeeter torna a casa finita l'università e tutte le sue amiche sono già sposate e con figli. Unica "zitella" del gruppo, sceglie un destino diverso da quello che gli altri si aspettano da lei ed insegue il suo sogno: diventare
scrittrice. Su consiglio di un'editrice di New York cerca un argomento forte per il suo primo libro e sceglie di trattare il ruolo delle domestiche di colore all'interno delle famiglie di bianchi. Iniziare ad intervistare Aibileen, la domestica di una sua amica e grazie all'aiuto della vulcanica Minny otterrà altre numerose interviste che metteranno in subbuglio l'intero sistema della cittadina in cui vivono cambiando per sempre, e a volte pericolosamente, le vite di molte persone.
Mie considerazioni:
Se avete letto il libro NON guardate il film. Se avete visto il film, correte subito a rifarvi gli occhi leggendo il libro qui la recensione.
Ennesimo caso in cui la storia scritta è molto più bella di quella riportata cinematograficamente. La cosa più fastidiosa è che vengono tagliate alcune scene salienti e sopratutto viene stravolto il ruolo della madre della protagonista (che nel libro è una grandissima str***) a favor di politically correct, giusto per ottenere un happy end che nel libro non c'è.
Il film ha un finale conciliante mentre il libro rende meglio l'impresa della donna che per far valere i diritti di alcuni è stata completamente isolata dalla sua comunità.
La cosa positiva però è che mette in luce come ottusità, pregiudizi e cattiveria siano stati prerogativa umana da sempre ma che a volte si possono distruggere. Anche se a costo di indicibili sofferenze e a volte, purtroppo, del martirio di qualcuno.
Chiudo ringraziando pubblicamente coloro che nella Storia si sono battuti per i diritti di tutti affrontando emarginazione, offese, violenze spesso nella completa solitudine. Il gesto di uno può essere il motore di molti. Ricordatevelo sempre e non aspettate siano sempre gli altri a lottare per voi.
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