Carol - film

E' uscito da poco nelle sale ma c'è già in streaming!

Trama:

dal sito www.www.straight.com

America anni '50- Therese lavora nel reparto giocattoli di un grande magazzino quando, sotto Natale, si presenta una cliente speciale alla ricerca di un gioco per la figlia. Si chiama Carol e sta divorziando dal marito (che però non si rassegna e cerca in tutti i modi di tenerla legato a sé) ; Therese è fidanzata con Richard ma il loro rapporto non è mai stato altro che una tenera amicizia. Le due donne iniziano a

frequentarsi scoprendo un profondo legame che neanche l'ingiunzione giudiziaria di scarsa moralità presentata da Harge riuscirà a scalfire.

Mie considerazioni:

Questo film è tratto dall'omonimo libro di Patricia Highsmith. Un libro degli anni '50 ..! Se pensate alla poca tolleranza che c'è oggi, figuratevi una storia del genere pubblicata sessanta anni fa.

Il ritmo non è altissimo, la storia si fa profonda grazie a silenzi d'intesa e agli sguardi comunicativi. Brava la Blanchett (Carol), attrice ormai matura ed in grado di regalare sfumature ai suoi personaggi. Mi è piaciuta meno la Mara (Therese) perché personalmente non mi piace come tipo (mi sembra una punkettona senza sopracciglia anche qui come in uomini che odiano le donne) ma insieme funzionano.

Il film è abbastanza aderente al libro e viene descritta bene la difficoltà della protagonista di cercare di non perdere il rapporto con la figlia né quello con la sua vera persona amata. Bisogna sempre contestualizzare la storia ovvero gli Stati Uniti degli anni cinquanta in cui l'omosessualità era un tabù.

La cosa positiva, a differenza di molti altri libri e film a tema lgbt è che...finalmente finisce bene. Certo c'è un momento tragico da affrontare ma quello non preclude la prosecuzione di una storia che è sotto ogni punto di vista una storia d'amore. Le scene di sesso sono minime, viene data centralità al rapporto d'amore tra due persone che non è strettamente né solamente fisico. C'è tenerezza, dolcezza, dolore, allegria, intesa, passione. Perché i sentimenti e le emozioni non hanno genere.