mercoledì 13 gennaio 2016

Quo vado?

immagine dal sito www.rtl.it
Trama:
Checco è un impiegato comunale facente parte di quelle persone per cui il posto fisso è l'unica cosa che conta nella vita, il sogno che aveva da bambino e l'attaccamento morboso da adulto. Sulla sua strada però si mette una riforma che taglia i posti. Sarà così lotta senza confine tra una dirigente dall'assegno facile e Checco, deciso più che mai a non abbandonare per nessun motivo al mondo la sicurezza strenuamente difesa nel tempo.

Mie considerazioni:
passati i primi giorni di clamore mediatico, file interminabili alle casse e discussioni onnipresenti tra amici e colleghi, sono andata anche io a vedere questo film. Senza grandi aspettative in verità. Ho evitato di ascoltare troppe opinioni, di leggere troppe recensioni. E così la prima impressione è stata:
uff aveva ragione il gruppo dei negativiperforza mi si prospetta un'ora di stupidate pure. Superata la fase poco friendly sui diversamente abili invece in sala ci siamo un po' tutti lasciati andare e una risata ha tirato l'altra. Non come nel suo primo film ma è stata comunque una visione piacevole.
In generale trovo che la forza di Zalone stia nell'essere uno normale, nel mettere in luce i nostri difetti più frequenti e nonostante tutto... a farceli amare lo stesso. Perché esprime bene questo nostro strano sentimento italiano per cui aspiriamo ad assere migliori ma alla fine facciamo ben poco per riuscirci.
Il suo protagonista è l'amico che tutti conosciamo: mammone, pigro, scansafatiche ma anche irresistibile, pieno di voglia di vivere e di iniziative particolari. Sicuramente alcuni l'avranno trovato un personaggio senza ambizioni, senza "spina dorsale", poco professionale, assurdamente tenace,a volte ignorante, altre irritante. Eppure per me la scena migliore rimane alla fine quando chiama la direttrice, arcigna nemica". Lui dall'Africa, lei che cammina vestita elegante in un corridoio con le luci al neon con davanti uomini-pinguini che l'attendono coi fiori. Mia personale interpretazione: il vero coraggio è vivere la vita che si vuole e non quella che si deve. E riuscire a farlo senza subire condizionamenti sarebbe una grandissima cosa.

1 commento:

  1. Prima di andare a vedere il film avevo sentito pareri discordanti, chi diceva che era una vera schifezza e chi l'ha definito geniale.
    La mia opionione è lontana da entrambi gli eccessi, credo che sia un film carino, piacevole da vedere, divertente in alcuni punti, commovente in altri (io ho anche pianto).

    Lo consiglio a chi vuole passare una serata in serenità facendosi qualche risata.

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