dal sito www.universitari.eu |
- è ispirata al libro Orange Is the New Black: My Year in a Women's Prison di Piper Kerman
- ad oggi sono state prodotte e pubblicate 3 serie
- è ambientata in un carcere femminile
- ha vinto numerosi riconoscimenti
e la trama è questa (piena di Spoiler):
Piper Chapman è una trentenne di buona famiglia in procinto di sposarsi quando
viene condannata da un tribunale ad oltre un anno di pena per un reato commesso 10 anni prima: aveva trasportato soldi derivanti dal traffico di droga gestito dalla sua compagna Alex!
viene condannata da un tribunale ad oltre un anno di pena per un reato commesso 10 anni prima: aveva trasportato soldi derivanti dal traffico di droga gestito dalla sua compagna Alex!
Ed è proprio Alex a fare il nome di Piper! Le due si trovano così nel carcere di Litchfield e dopo un inizio burrascoso...ritrovano la vecchia passione. Ma il carcere non è un campo vacanze e Piper lo scopre sulla propria pelle quando offende il cibo di Red, la temibile cuoca finita lì per affari con la mafia russa; inoltre Piper viene molestata dal capo delle guardie, importunata da un'altra detenuta e quasi uccisa dalla fanatica religiosa Dogget.
Il promesso sposo non sopporta l'idea della distanza e sopratutto della presenza di Alex con lei quindi la lascia e...si mette con la sua migliore amica! I genitori di Piper faticano a riconoscere la loro bambina e la vanno a trovare sempre meno, l'unico che non l'abbandona è lo strampalato fratello che vive nei boschi e che l'aiuterà nell'affare "mutadine usate".
All'inizio Piper fatica a superare i giorni nel carcere, tra donne di diverse nazionalità e cultura, dove si lotta per un tozzo di pane decente e dove nell'ora d'aria è proibito correre o fare gruppo. Lei che ha studiato, si è laureata e proviene da una famiglia agiata viene vista come la saputella-figlia-di-papà incapace di reagire alle difficoltà. Il rapporto con Alex è un continuo sali scendi: quando però la passione (inevitabilmente) diminuisce vengono alla luce differenze (forse) insormontabili: le due sembrano evolvere in momenti diversi e sopratutto intraprendere strade diverse nonostante siano rinchiuse insieme.
Mie considerazioni:
fanno passare il carcere come un luogo di perdizione lesbico. Ora: le mie conoscenze dell'ambiente carcerario sono inesistenti ma secondo me hanno esagerato con l'inserire tante donne omosessuali (oltretutto le scene tra donne sono poco verosimili e troppo cinematografiche). Mi viene il dubbio che senza storia d'amore forse la serie non avrebbe avuto modo di stare in piedi.
Alla fine della terza serie Piper, che già come protagonista non mi ha mai conquistata, ha confermato la sua parabola discendente: entrata come vittima di un reato commesso quando era una teenager indifesa ed innamorata si ritrova adulta e consapevole delle sue azioni e nonostante questo...si butta con tutte le sue energie in un'attività di contrabbando all'interno del carcere. Insensato!
Come in molte serie televisive non c'è un protagonista che mi ha conquistata totalmente poichè i lati buoni si alternano troppo spesso a quelli cattivi. Tutti vengono tratteggiati con qualità e difetti, questi ultimi però sono così grandi che è difficile passarci sopra e affezionarsi. Se sopravvive, comunque, voto Alex.
Qui vi do una carrellata dei personaggi più famosi della serie:
- Red: la cuoca. Russa, capelli rosso fuoco, sguardo di ghiaccio. Carattere da leader forgiato in numerose contrattazioni con la mafia russa, cerca di comandare anche in carcere. I suoi modi bruschi la fanno temere e rispettare allo stesso tempo.
- Norma: la muta. Collega di Red in cucina, amata da tutti perché...non proferisce parola. Diviene perfino oggetto di culto!
- Occhi pazzi: chiamata così per il suo inquietante modo di fissare le persone, emarginata da ogni gruppo a causa di un suo evidente ritardo psichico, ottiene inaspettato successo quando un suo scritto porno diventa cult tra le compagne di carcere.
- Dogget: fanatica religiosa con alle spalle 6 aborti che scopre come la gente sia capace di tutto in nome della religione. Dopo una lotta furibonda con Piper finisce in psichiatria ma una volta fuori riesce finalmente ad ottenere quello che desiderava di più: denti nuovi.
- Lorna: la stalker. Altra persona con problemi psichici...abbindola "fan di detenute" per farsi ricaricare la carta di credito, sogna un matrimonio coi fiocchi e riesce perfino ad ottenere tutte e due le cose: un uomo fuori di testa come lei ed un matrimonio in carcere!
- Sophie: la trans parrucchiera. Molto più bella di gran parte delle donne con lei in carcere, sensibile ed educata, soffre per il fatto di non poter essere accanto a figlio in una fase delicata della sua crescita.
Il carcere appare così:
luogo di estrema emarginazione, pieno di gruppetti divisi per razza, età e religione denotando così l'evidente (ma reale?) incapacità delle persone di andare oltre preconcetti, aspetto e cultura di provenienza. Che tristezza!
Appare evidente che le persone, spogliate di averi, proprietà, affetti, abbiano poche possibilità per migliorarsi in un ambiente frustrante, pericoloso e ad alto tasso di depressione.
Liti e zuffe sono all'ordine del giorno, anche per le più piccole banalità proprio perché il sistema non prevede delle attività volte al benessere del detenuto. trattato più come oggetto e come individuo. E qui è doveroso aprire il capitolo: il carcere deve essere un luogo di redenzione o solo l'anticamera dell'inferno?
Possono convivere insieme assassini e truffatori? devono essere trattati allo stesso modo ladri, spacciatori e serial killer?
Come sempre un'unica soluzione non c'è però almeno questa serie ha il merito di porre l'attenzione sul sistema carcerario e altre delicate questioni sociali e morali.
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