1973
110 pagine
Trama:
Breve saggio in cui Lorenz ipotizza come scoccò il legame uomo-cane e altre spunti sul ruolo degli allevatori, sul rapporto tra cane e padrone e tra cane e bambini ma sopratutto una riflessione su un essere interessantissimo capace di infinito amore e fedeltà.
Breve saggio in cui Lorenz ipotizza come scoccò il legame uomo-cane e altre spunti sul ruolo degli allevatori, sul rapporto tra cane e padrone e tra cane e bambini ma sopratutto una riflessione su un essere interessantissimo capace di infinito amore e fedeltà.
Mie considerazioni:
Si legge velocemente anche se non essendo un romanzo è per così dire quasi un testo più "scolastico". Assolutamente sconsigliato alle persone che pensano, dicono e credono che i cani siano migliori degli umani...l'autore parla dei cani sia come "oggetto" di studio che come fedeli compagni. Alcuni spunti sono modernissimi e frutto di un'osservazione attenta e curiosa.
Citazioni:
Si legge velocemente anche se non essendo un romanzo è per così dire quasi un testo più "scolastico". Assolutamente sconsigliato alle persone che pensano, dicono e credono che i cani siano migliori degli umani...l'autore parla dei cani sia come "oggetto" di studio che come fedeli compagni. Alcuni spunti sono modernissimi e frutto di un'osservazione attenta e curiosa.
Citazioni:
- totalmente sbagliato è voler insegnare a un cane l'obbedienza per mezzo del castigo
- un bastardo intelligente, fedele, animoso e con i nervi a posto, dà alla lunga assai più soddisfazioni che non un campione purissimo costato un patrimonio
- la fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano
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