mercoledì 15 aprile 2015

La famiglia Belier

Trama:
Paula è un'adolescente alle prese con i primi amori: il belloccio della scuola e... il canto. Tutte e due queste passioni le tiene nascoste alla sua famiglia poiché i suoi genitori e suo fratello sono sordi. La ragazzina si trova così dibattuta tra l'assecondare le sue passioni e
il prendersi cura della sua famiglia (è l'interprete ufficiale dei familiare che hanno una fattoria, vendono formaggi al mercato e sono prossimi alla candidatura del padre a sindaco!). In ballo c'è l'audizione a Parigi per entrare a far parte di una prestigiosa scuola di musica. Quando Paula rivela le sue intenzioni ai genitori, si realizza la loro paura più grande: che le loro differenze li portino ad allontanarsi.



Mie consiederazioni:
Be la scena dell'audizione, nel finale, vale il prezzo del biglietto.
Prima devo dire che qualche stereotipo c'è, uno dei quali è quello secondo cui una persona sorda è automaticamente anche muta...; poi i genitori sono tratteggiati come  "macchiette", tanti grugniti e appetito sessuale mai sazio. 
La trama è abbastanza scontata e c'è anche l'happy end però ci si affeziona a questa ragazzina che si trova ad affrontare un grandissimo dilemma morale: prendere in mano la propria vita inseguendo i propri sogni o stare vicino alla famiglia anche se questo significherebbe non solo abbandonare i propri sogni ma vederli proprio seppelliti?
Il consiglio migliore viene dall'amica: smettila di preoccuparti per i tuoi genitori. Come facevano a cavarsela prima che nascessi tu?

Contestualizzo: Paula tutti i giorni va a scuola e quando torna aiuta la famiglia con la fattoria. Nei giorni di mercato, si unisce a loro e fa da interprete per vendere i formaggi. Si trova costantemente dibattuta tra il mondo esterno pieno di suoni in cui è inserita a scuola e con gli amici e quello del silenzio e dei segni con cui comunica a casa.

Ci sarebbero così tante cose da dire!
Mi piacerebbe avere un'opinione di questo film da parte di persone che vivono queste situazioni di "diversità". Incollo qui il collegamento alla pagina del film di wikipedia: la famiglia belier perché pare che non sia stato un film apprezzato da molte persone sorde. 


La parte più bella è quella finale perché esprime qualcosa di universale: il diritto di scegliere la propria vita liberamente. Il messaggio è che, come diceva Gibran (cliccate sul nome per sapere cosa), i figli non sempre sono o fanno ciò che desiderano i loro genitori e ciò non è necessariamente qualcosa di cattivo, è la semplice manifestazione del fatto che ognuno ha diritto di intraprendere la strada che vuole. E questo non significa voler meno bene alla propria famiglia o dimenticarsi di essa. Qualcosa che tutti dovremmo tenere in mente.


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