- L'asino il bue e l'agricoltore
- Il Mercante e il genio
- storia del primo vecchio e della cerva
- Storia del secondo vecchio e dei due cani
- Storia del terzo vecchio e della principessa Scirina
- Storia del pescatore
- Storia del marito e del pappagallo
- Storia del visir punito
- Storia del giovane re delle isole nere
- Storia del facchino di Bagdad
- Storia del primo calender
- Storia del secondo calender
- Storia del terzo Calender
Zobeida raccontò al sovrano di avere quattro sorelle, due delle quali avute da un'altra madre. Alla morte del padre vennero divisi i beni tra tutte ed Amina e Sofia tornarono a vivere con l'altra madre mentre Zobeida e le altre due sorelle rimasero con la loro. Quando le sorelle maggiori (che vivevano con lei) si sposarono, se ne andarono via di casa. Poco dopo il marito della prima sorella vendette tutto e si trasferirono in Africa ma in quel posto sciupò tutti i suoi averi e ridotto in miseria ripudiò addirittura la moglie. Lei tornò così piangendo da Zobeida a Bagdad e la sorella minore condivise i suoi averi e vissero serene per qualche mese fino a quando alla porta di casa non si presentò anche l'altra sorella, sfortunata come la prima. Nonostante le brutte esperienze passate, le sorelle di Zobeida decisero di risposarsi ma incapparono in un uguale tragico destino che le riportò bisognose da lei.
Insieme decisero di affrontare i mari per espandersi col commercio e si diressero a Bassora. Avvistata terra, Zobeida vide un'enorme folla al porto e senza aspettare le sorelle corse in mezzo alla gente che si rivelò essere...
tutta di pietra. Sorpresa, corse nelle strade silenziose del paese e vide che tutti gli abitanti erano pietrificati. Entrò allora in una splendida dimora dove anche la regina era pietrificata. Era tardi ormai e decise di dormire all'interno dell'edificio ma la svegliò la voce di un uomo che leggeva il Corano. Ed era un uomo in carne ed ossa!
L'uomo chiese a Zobeida il motivo della sua presenza e la donna fece altrettanto scoprendo che quella città era la capitale di un grande regno su cui governava suo padre; tutti gli abitanti erano maghi adoratori di Nardun tranne lui che aveva avuto una balia che gli aveva detto di credere unicamente nel Corano. Qualche anno dopo infatti si udì una voce gridare ai cittadini di abbandonare il loro strano culto e di adorare l'unico vero Dio ma nessuno lo fece e vennero tutti pietrificati. Tutti tranne lui.
Zobeida sentì crescere dentro di lei un sentimento così forte che chiese al principe di seguirla a Bagdad e di sposarla; l'uomo accettò volentieri causando la folle gelosia delle sorelle che col favore della notte gettarono Zobeida e il principe in mare, uccidendolo.
La donna riuscì a nuotare fino ad un'isola piena di frutti in cui vide due serpenti alati lottare tra di loro e aiutò quello in difficoltà a liberarsi dall'altro. Poco dopo le si avvicinò una donna con al seguito due cagne legate e le disse di essere il serpente che lei poco prima aveva salvato e quelle cagne...erano le sue sorelle che la maga aveva punito per quello che le avevano fatto. Consegnate le cagne a Zobeida, la donna portò tutti a Bagdad e disse a Zobeida che se non voleva finire come loro avrebbe dovuto punirle ogni notte con 100 frustate.
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