Ieri mi scrive un'amica: guarda cosa ho scoperto in facebook! Una casella ALTRO in cui finiscono i messaggi dei nostri "non" amici.
Leggiamo insieme e ci sbellichiamo dalle risate tra "concrete" e determinate proposte matrimoniali, commenti lusinghieri (ma sotto falso nome) e...proposte di "ingaggi" pallavolistici!
Avendo letto svariati mesi in ritardo si tratta quasi tutte di occasioni perse che però non hanno mancato di suscitarci un sorriso.
Allora bella carica corro anche io a scandagliare quella cosa nei messaggi a cui non avevo MAI fatto caso e trovo solo una misera proposta matrimoniale :-) ma ben 5 messaggi di complimenti per il mio blog!!!
Oggi è a voi che dico grazie, col cuore.
Grazie Paola,
Grazie Marco,
Grazie Elena,
Grazie Luca,
Grazie Xerdan.
Ognuno di voi ha saputo sorprendermi e rendere la mia giornata migliore.
Grazie perchè le cose inaspettate sono le più belle e mi raccomando: quando avete voglia tornate a trovarmi e a scrivermi perchè è anche grazie a voi che ogni giorno provo a scrivere qualcosa che possa stupire un giorno anche (o ancora) voi!
Tredici anni prima che Thomas venisse catapultato nel labirinto...il mondo fu sconvolto dalle eruzioni solari.
Solo pochi si salvano dal tremendo calore che brucia cose e persone e i pochi sopravvissuti alle devastazioni ambientali ri-iniziano a vivere in un modo antico, quasi primitivo. Quando nel cielo si materializza una berga, Mark ed i suoi amici per un attimo credono di veder arrivare dei salvatori che li conducano in un posto migliore invece...
Attirata, sicuramente, dal cast "televisivo" Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti mi sono lasciata sorprendere senza informarmi troppo sulla trama.
Ogni tanto è bello, no?
La trama vira intorno alla vita di due amiche, colte nella casa di una di loro, di domenica mattina. Maria è una donna separata, con due figli, una carriera da dirigente e la debolezza per...le avventure. Evita i discorsi troppo lunghi e fa parlare il suo corpo, sperando di incontrare finalmente l'uomo giusto. Lucia è un'attrice che sembra aver rinunciato (e dimenticato) le passioni della vita e dopo due matrimoni falliti si accontenta di
Sinbàd raccontò di come da giovane sperperò molti dei suoi averi e poi decise di mettersi in viaggio per mare per darsi al commercio.
Dopo aver visitato molte isole, si fermò su una a pelo d'acqua con i compagni ma poco dopo tutto cominciò a tremare poichè...era il dorso di una balena! Quelli che erano ancora sul vascello si salvarono mentre gli altri affogarono e Sinbàd trascorse un giorno ed una notte in mare. Le onde lo trascinarono fino ad un isolotto dove incontrò degli uomini che lo condussero in una caverna ed insieme a loro vide un cavallo di mare montare la loro cavalla e poi tentare di mangiar(se)la. Gridando, scacciarono il tremendo animale e tornare al regno del loro re Mihrage. Qui Sinbàd fu accolto dignitosamente e poche settimane dopo vide al porto attraccare...il bastimento del suo ultimo viaggio! Riconosciute le sue merci e il capitano, andò a reclamarle ma questi lo credeva morto e quindi un impostore. Aiutato da alcuni compagni che lo riconobbero, Sinbàd riprese le sue cose e aiutato anche da Mihrage fece ritorno a Bagdad con ben centomila zecchini con cui comprò numerosi schiavi e fece costruire un'enorme dimora.
Finito di raccontare questo, Sinbàd diede 100 zecchini a Hindbàd il facchino chiedendogli di andare a casa e di tornare l'indomani per sentire il racconto del suo secondo viaggio. Ancor più straordinario.
Stati Uniti d'America, 1965 - Martin Luther King incontra più volte il presidente americano per sollecitare la questione del diritto di voto della popolazione nera senza mai riuscire ad ottenere una legge che tuteli quella parte della popolazione. Il dottor King, vincitore anche del premio Nobel per la pace, decide che è ora di rivendicare i propri diritti e sceglie a cittadina di Selma per far vedere all'opinione pubblica come sono trattati i negri in molta parte del loro paese. Organizzando una marcia pacifica, King si scontra con il razzista capo della polizia locale che fa diventare la marcia una carneficina in cui purtroppo muore anche un giovane. Gli scontri, ripresi in diretta televisiva, urtano morale e sensibilità e finiscono sulle prime pagine di tutti i giornali. King viene minacciato e con lui tutta la sua famiglia, vorrebbe mollare perchè il suo ideale costa molte vite e infiniti dolori ed umiliazioni a chi lo segue ma, come solo i grandi leader, non molla. Alla successiva marcia pacifica verso Montgomery non ci saranno solo negri per la strada ma persone di ogni colore e provenienza che dimostreranno insieme e pacificamente come ogni uomo abbia gli stessi diritti al di là di Stato e colore.
Mie considerazioni:
Pesante.
Alcune scene fanno male, sono così crude e violente ed ingiuste che si fa quasi fatica a tenere aperti gli occhi. Viene da piangere a più riprese e non perchè sia condito di retorica ma perchè ci si chiede come certi fatti siano potuti accadere e cosa ancor più dura...accadano ancora.
M.L. King è dipinto come un uomo molto carismatico ma umano, con i suoi dubbi, le sue paure e le sue debolezze.
E' fantastico il momento in cui si vede King, dopo la prima marcia sul ponte di Selma, quando le persone motivate da lui vengono massacrate dalla polizia, che riflette sul da farsi e che è devastato dal risultato della manifestazione, è troppo il dolore intorno a lui, il dolore che deve sopportare nelle persone che hanno creduto in lui e che ora sono ferite al suo fianco. Dopo le continue minacce è quasi portato a mollare ma quando un giovane gli fa notare che lui è la loro guida, che loro si fidano di lui, che quello per cui marciano è giusto ed è un loro diritto...va avanti. In prima fila, senza mai tirarsi indietro. Una persona che ha provato la paura e ha deciso lo stesso di affrontarla.
Ammetto che della sua vita conosco poco e che questo film mi ha fatto venire una voglia immensa di conoscerne di più.
Non è il film della frase abusata I HAVE A DREAM, è la ricostruzione di come la volontà e la passione di un uomo possano essere contagiosi e darci il coraggio di perseguire i nostri ideali.
Un neo? Manca una foto del vero Martin Luther King.
Bella canzone che ha vinto anche l'Oscar!
ps
Selma è il nome della cittadina in cui ci sono stati alcuni tra gli scontri più dolorosi che hanno colpito il movimento non violento di Martin Luther King
Carl è un burbero vedovo attaccato alla sua casetta in procinto di essere abbattuta dalle costruzioni di una città in cambiamento. Dopo aver aggredito un operaio gli viene "consigliato" di andare in una casa di riposo ma quando gli assistenti si presentano alla sua porta
Ci sono dei posti ammantati di un fascino che quando ci si rivela ci avvolge. Perfino tramite una cartina!
Sta di fatto che l'estate scorsa sono andata in Istria e la mia "amica" Routard mi aveva descritto in modo così interessante la grotta di Pisino che ho preso Titti e cane e l'abbiamo raggiunta.
Come ogni nostra avventura...non tutto va secondo i piani.
Arriviamo lì e ci "accolgono" due ragazzi in una capanna. Giuro una capanna. Ci dicono che c'è da pagare un ingresso e che dobbiamo farlo con la moneta locale: la kuna. Noi avevamo dietro solo euro ed eravamo quasi rassegnate e sul punto di andarcene quando,
Quanto vorrei parlarvi di una di quelle storie strappalacrime alla StudioAperto...invece oggi vi recensisco un film d'animazione per bambini. Muto per giunta!
dal sito www.balbonivideo.com
Trama:
Shaun è una delle (poche) pecore di un fattore che aveva iniziato da giovane la dura vita agricola con entusiasmo per finire, con gli anni, di diventare vittima della routine. Una mattina Shaun decide di escogitare una fuga e organizzandosi con i suoi simili fa in modo che il fattore si addormenti. Aiutato anche dall'anatra che distrae il cane da guardia, l'allegro gruppo appena tosato, si da alla pazza gioia ma l'euforia dura poco perchè la roulotte in cui hanno sistemato il fattore...scivola lungo una discesa e finisce addirittura in città dove il loro padrone prende una botta in testa e perde la memoria. Quello a dispiacersi di più dell'accaduto è il cane che non solo ha perso il gregge ma anche il suo padrone. Shaun però, ottenuta la libertà, non si diverte più così tanto e fa di tutto per riportare il fattore e le altre pecore a casa. La città però è piena di insiede per un povero gruppo di pecore di campagna e quando vedono il loro padrone rifarsi una vita come parrucchiere di tendenza...perdono ogni speranza di riportarlo a casa. Tutte ma non Shaun.
Mie considerazioni:
Premesso che a me piacciono molto i film con protagonisti creature di plastilina, non ero decisamente pronta all'assenza di dialoghi. Quindi ho accusato un pò la lunghezza del film (che invece è piaciuto molto ai miei vicini...bambini non oltre i 9 anni).
La storia è carina e semplice da seguire anche senza l'aiuto delle parole.
Simpatica l'idea di rendere le parole degli uomini con dei borbottii (perchè forse agli animali sembrano davvero solo dei versacci strani).
Momento libro cuore: quando fattore ed animali si fanno una foto a distanza di anni. La prima volta insieme erano giovani ed entusiasti (della vita e di stare insieme appunto). La seconda mostra il tempo che passa ed i cambiamenti. E quell'amore che non si perde ma si rafforza, un legame che può capire bene chi ha un animale che vive con lui.
Hindbàd era un facchino che viveva a Bagdad e che ogni giorno doveva trasportare pesanti carichi per mantenere la famiglia. Un giorno di particolare caldo, si fermò in una via da cui proveniva una piacevola brezza che portava profumi e grida di un banchetto in corso.
Vedendo dei servi davanti ad un portone chiese chi fosse il loro padrone e scoprì essere
Thomas si sveglia in una stanza d'isolamento dove passerà le tre settimane successive, senza sapere cosa ne è stato dei suoi amici nè cosa ne sarà di lui. Liberato dall'uomo ratto, ritrova tutti i suoi amici ma la C.A.T.T.IV.O. ha ancora qualcosa in serbo per loro...rivelargli chi ha davvero l'Eruzione e chi invece è immune. Insieme a Minho e Newt però Thomas decide di
Prima però si assiste allo scontro delle nuove proposte e alla prima gaffe di Conti che dichiara a voce la vittoria di una ma alza la mano di un'altra. Preludio di una serata piena di attorcigliamenti linguistici.
Abominevoli gli stilisti di Emma che le mettono addosso dei centrini di pizzi inguardabili su chiunque. Lei in compenso con la grinta di quella che i mezzi non ce li ha ma la grinta si riesce a conquistarsi un suo posto.
Arisa finalmente non scende dalle scale ma è lenta lo stesso perchè fa sapere di
è stata resa nota una cosa sconvolgente: anche le donne possono dipingere. E bene!
Pare infatti che riescano a tenere in mano un pennello, a mettere una tela su un treppiede e a mescolare i colori ad arte! Certo non è una cosa da tutti, pardon...da tutte!
dal sito www.stilearte.it/berthe-morisot-bella-e-pittrice/
Berthe ritratta da Manet
Infatti oggi hanno iniziato a fare nomi e cognomi ed è uscito quello del titolo: Berthe Morisot.
Berthe chi?
Se non la conoscete mettetevi l'anima in pace: non siete gli unici. Quante volte vi è capitato a scuola di studiare opere (letterarie, artistiche, musicali) composte da donne? Sorge quindi il lecito dubbio: ma le donne quando sono nate? Anzi...quando sono state inventate?
In un'epoca che si definisce moderna ma che vede gli esseri di sesso femminile ancora svantaggiate in più ambiti e spesso letteralmente distrutte dalla faccia della terra con violenza infinita penso sia giusto far conoscere a tutti le opere dimenticate delle donne perchè anche se i più non vogliono vedere e gli altri fanno finta di non accorgersene...non solo esistiamo MA siamo sempre esistite.
Carlo Conti si presenta entusiasta per i dati relativi allo share di ieri. Bello anche il completo. E' però un Festival all'insegna del chi ha tempo non perda tempo e così si inizia alle nove meno un quarto!
Si parte coi giovani, le nuove proposte che si sfidano in un torneo all'italiana...prima manche vincono i Kutso (una botta di vita!) contro l'acerbo Caligola.
Secondo round il nuovo Grignani ovvero Nigiotti vs la black Chanty e passa alla semifinale il belloccio con la chitarra.
Momento intrattenimento: giochi d'ombre - suggestive - della compagnia Pilobolus.
Ed ora ri-inizia la Vera Gara: scende dalla scalinata...
Nina Zilli: sonorità blues che colpisce. Gran voce. Ottimo modo di rompere il ghiaccio. Notevole.
Carlo Conti: o colui che si è auto-sponsorizzato (e proclamato) per mesi. Nulla di nuovo nella conduzione. Rigidissimo all'inizio poi leggermente più sciolto mai completamente simpatico. Trovo sia il conduttore sbagliato per avere di fianco delle vallette: non interagisce, non le mette a proprio agio, non ride alle loro battute. Sembra quasi infastidito. Ghigliottina?
Emma: la rigidezza. Impacciata, fuori luogo e con difficoltà alla lettura ma...la più emozionata di tutti. Umana.
Arisa: si può non parlare di quanto sia fastidiosa la sua voce? No. La cosa peggiore è che sembra lo faccia apposta a "stridere"! Più a suo agio di Emma, prova anche ad andare fuori copione ma Conti la rimette velocemente al suo posto togliendole le parole. Certo pensare che l'anno scorso ha vinto ed ora conduce a me fa uno strano effetto. Sconfitta.
Rocio: la compagna di Raul Bova. Non si spiega altrimenti la sua presenza (comunque rispetto alle altre due almeno sembra abituata a stare davanti alle telecamere). Bella statuina.
Dopo Zobeida quindi prese la parola Amina. E raccontò di come dopo solo un anno di matrimonio rimase vedova ereditando 90mila zecchini dal marito.
Un giorno si presentò alla sua porta una donna anziana che le chiese di partecipare al matrimonio della figlia. Spinta dalla pietà Amina accettò e le due donne si ritrovarono davanti ad una porta su cui era scritto questo è le'terno albergo dei piaceri e della gioia e Amina si rese conto di non essere un ospite bensì...la promessa sposa! Infatti un giovane, saputo della sua immensa bellezza, l'aveva fatta condurre da lui per farle la proposta. Estasiata, Amina firmò il contratto matrimoniale promettendo una sola cosa: non avrebbe mai più parlato con altro uomo al di fuori di lui!
In cerca di nuove stoffe, Amina andò con le sue schiave da un giovane mercante che le propose di dargliele gratis se lei...si fosse fatta dare un bacio sulla guancia. La donna rifiutò l'avances dell'uomo ma, convinta dalle sue compagne, si tolse il velo e quando gli porse la faccia l'uomo...
Larry organizza una serata benefica al museo e fingendo si tratti di effetti speciali, sfrutta la magia che anima i "personaggi" collezionati solo che qualcosa non torna! Statue e scheletri impazziscono e seminano il panico tra il pubblico. Tutta colpa della tavola di Ahkmenrah che si sta pericolosamente corrodendo. L'unica soluzione è
Thomas e i reduci del Labirinto si svegliano nel dormitorio dove sono stati portati dai loro salvatori ma c'è qualcosa di strano: degli uomini simil zombie urlano dietro le finestre delle loro camere e Thomas ha perso il contatto telepatico con Teresa; insieme agli altri va nelle altre stanze e trova i loro salvatori. Impiccati! Teresa è scomparsa e nella sua stanza c'è Aris che proviene come loro da un Labirinto in cui però c'erano solo ragazze. Le stranezze però non finiscono qui: i ragazzi fanno appena in tempo a cambiare stanza che
Una cena tra amici di vecchia data, riuniti per festeggiare la paternità di uno di loro, si trasforma in banchetto all'ultima frecciata dove tutti si rinfacciano tutto, dove si rispolverano vecchi rancori e dove si aprono i cassetti dei segreti scoperchiando brucianti verità.
dal sito http://www.mymovies.it/film/2015/ilnomedelfiglio/poster/
Mie considerazioni:
Solo due cose "negative": la musica di sottofondo che c'è per quasi tutto il film (e secondo me è troppa) e
Zobeida raccontò al sovrano di avere quattro sorelle, due delle quali avute da un'altra madre. Alla morte del padre vennero divisi i beni tra tutte ed Amina e Sofia tornarono a vivere con l'altra madre mentre Zobeida e le altre due sorelle rimasero con la loro. Quando le sorelle maggiori (che vivevano con lei) si sposarono, se ne andarono via di casa. Poco dopo il marito della prima sorella vendette tutto e si trasferirono in Africa ma in quel posto sciupò tutti i suoi averi e ridotto in miseria ripudiò addirittura la moglie. Lei tornò così piangendo da Zobeida a Bagdad e la sorella minore condivise i suoi averi e vissero serene per qualche mese fino a quando alla porta di casa non si presentò anche l'altra sorella, sfortunata come la prima. Nonostante le brutte esperienze passate, le sorelle di Zobeida decisero di risposarsi ma incapparono in un uguale tragico destino che le riportò bisognose da lei.
Insieme decisero di affrontare i mari per espandersi col commercio e si diressero a Bassora. Avvistata terra, Zobeida vide un'enorme folla al porto e senza aspettare le sorelle corse in mezzo alla gente che si rivelò essere...
Il libro racconta la storia
di tre sorelle Kristina, Celeste e
Juliana nate e cresciute nella setta religiosa “Bambini di Dio”, divise l’una
dall’altra e tolte ai loro genitori. Tutte e tre nate nella seconda generazione (si intende per
seconda generazione quei bambini che sono nati nella FAMIGLIA e quindi mai a
contatto con il SISTEMA – mondo esterno del culto) raccontano la loro vita
fatta di abusi sessuali, violenze mentali, viaggi in giro per il mondo per
nascondersi dalle autorità, cambi di identità fino alla loro reunion e
successiva rinascita.
Una lettura forte che fa
male. A volte speravo di leggere un romanzo perché certe storie sono così
tremende e lontane da quello che viviamo noi persone libere che si fa davvero
fatica a crederci.
Kristina - Juliana - Celeste
Ogni volta che chiudevo il libro mi fermavo
incredula a guardare la copertina e mi chiedevo:
-Ma è possibile che al mondo ci possano essere
delle persone costrette a subire così tanta violenza gratuita?
-Ma è possibile che un padre possa essere così
plagiato da non voler vedere quello che stanno facendo ai suoi figli/e ed
accettare tutto questo?
-Ma è possibile che ci siano migliaia di
persone che venerano e credono ad una persona, in questo caso il leader David
Berg (autoproclamatosi Profeta), che divulga solo odio-paura-violenza spacciandolo
per amore di Dio?
Ci sono tantissime domande
che vorrei fare a queste ragazze. Ci sono tantissimi abbracci che vorrei dare a
loro. Penso a loro che hanno avuto la forza ed il coraggio di uscirne ma penso
anche a tutte le altre persone, come Davidito, Davida, che pur di liberarsi da
tutto questo male hanno preferito uccidersi.
“I BAMBINI DI DIO”
David Berg
I “Bambini di Dio” è un
culto religioso nato nel 1968. Il suo fondatore e profeta era David Brandt Berg
(Mosè David – un mix tra Re Davide ed il profeta Mosè) noto ai suoi adepti come
Re Davide, Papà, Nonno Mò che divulgava la parola di Dio sfruttando il sesso
come strumento di accalappiamento adepti.
Introdusse il metodo
chiamato FLIRTY FISHING nel quale sosteneva che “ogni cosa era fatta per amore
era gradita agli occhi di Dio. L’adulterio, l’incesto, le relazioni al di fuori
del matrimonio e tra bambini e adulti non sarebbero più state delle colpe se
fossero compiute in nome dell’amore”. Questa pratica durò dal 1974 al 1987
quando Berg dopo innumerevoli denunce per rapimenti/pedofilia/abusi sessuali
comunicò che chiunque fosse stato trovato a commettere abusi sarebbe stato
scomunicato.
Nel 1978 il culto cambiò il nome in FAMIGLIA. Nel
1994 Berg muore e sua moglie Karen Maria Zerby si autoincorona Regina. Il 25 maggio 2010
Maria libera tutti i membri del culto e la setta religiosa è ufficialmente
sciola. Oggi, nel 2015, la setta esiste ancora sotto il nome di FAMILY INTERNATIONAL.