Prima che Novembre finisca dovete leggerla!
testo preso dal sito http://www.poesie.reportonline.it/
Raccontano che nei giorni di novembre, nei
paesi dove si trovava un giorno il Santo
guerriero: faceva un gran freddo. Il Santo
passava sul suo cavallo, ravvolto nel suo mantello.
Due poveri mendicanti, mal coperti nei
poveri cenci d'estate, domandarono al forte
e bel cavaliere la carità. Egli,
senz'altro, si levò il mantello, lo tagliò colla sua spada in due pezzi, e uno di questi porse al mendicante più
vicino, perchè si coprisse.
E a me - domandò l'altro mendicante - non date nulla signore?
Martino, allora, nuovamente colla spada tagliò la metà rimasta del mantello, e porse all'altro mendicante quello che veniva ad essere la quarta parte del mantello intero.
Ora che cosa era avvenuto? Che il primo mendicante aveva metà d'un mantello, il Santo e l'altro mendicante un quarto dì mantello per uno. .
Il beneficio del Santo era stato, perciò, quasi vano.
Infatti, col gran freddo che faceva, tutti e tre venivano a soffrirlo, nessuno a essere ben riparato.
Allora il buon Dio comandò a Novembre di rasserenare il cielo, di mitigare l'aria a un tepore come d'estate fuggente; e ciò finché il fedele Martino non avesse compiuto il suo viaggio.
Da quel tempo in poi, dice la leggenda, il buon Dio non ritirò più il suo comando fatto a Novembre; e il mese obbedisce sempre, mantenendo nei suoi primi giorni un grato e tiepido solicello, che
dà alla temperatura una temperie come d'ultima estate: l'estate di San Martino.
E a me - domandò l'altro mendicante - non date nulla signore?
Martino, allora, nuovamente colla spada tagliò la metà rimasta del mantello, e porse all'altro mendicante quello che veniva ad essere la quarta parte del mantello intero.
Ora che cosa era avvenuto? Che il primo mendicante aveva metà d'un mantello, il Santo e l'altro mendicante un quarto dì mantello per uno. .
Il beneficio del Santo era stato, perciò, quasi vano.
Infatti, col gran freddo che faceva, tutti e tre venivano a soffrirlo, nessuno a essere ben riparato.
Allora il buon Dio comandò a Novembre di rasserenare il cielo, di mitigare l'aria a un tepore come d'estate fuggente; e ciò finché il fedele Martino non avesse compiuto il suo viaggio.
Da quel tempo in poi, dice la leggenda, il buon Dio non ritirò più il suo comando fatto a Novembre; e il mese obbedisce sempre, mantenendo nei suoi primi giorni un grato e tiepido solicello, che
dà alla temperatura una temperie come d'ultima estate: l'estate di San Martino.
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