- L'asino il bue e l'agricoltore
- Il Mercante e il genio
- storia del primo vecchio e della cerva
- Storia del secondo vecchio e dei due cani
- Storia del terzo vecchio e della principessa Scirina
Shaharazàd così iniziò a narrare la storia del pescatore che era un uomo molto povero con moglie e tre figli piccoli.
Un giorno l'uomo andò al fiume a pescare e buttata la rete...sentì un gran peso; ma una volta tiratala fuori dall'acqua vide che era solo la carcassa di un asino.
Buttò così nuovamente la rete che però tornò su piena solo di...sabbia e melma.
Ritentò altre due volte e la prima tonò su un paniere vuoto e l'ultima...un vaso di rame giallo, chiuso con uno strano sigillo. Rigirato quest'ultimo oggetto tra le mani, cercò di aprirlo sperando di trovarci un tesoro ma ne uscì solo un grande fumo. Fumo che si trasformò poi in un
genio gigantesco! Superato lo stupore, il pescatore chiese al genio cosa facesse lì e questi gli spiegò che visto che si era rifiutato di riconoscere Salomone come profeta di dio fu da lui punito sigillandolo in quel vaso da cui il pescatore ora l'aveva fatto uscire. Il genio, al posto di essere riconoscente, disse che avrebbe ucciso il pescatore perché se lo era ripromesso durante tutti i secoli di permanenza all'interno del vaso. Il pescatore terrorizzato gli chiese il favore di potergli fare una domanda ovvero quella di dimostrargli che egli proveniva davvero dal vaso e non da altrove. Il genio, pur gigantesco, ritornò fumo e rientrò nel vaso. Allora il pescatore ripreso il sigillo, richiuse il vaso e ripagò il genio con la stessa moneta.
Storia successiva (molto carina e divertente):
Tag
le mille e una notte - storia - libro - racconto - pescatore - povero - genio - lampada - sigillo - Salomone - rete - famiglia
genio gigantesco! Superato lo stupore, il pescatore chiese al genio cosa facesse lì e questi gli spiegò che visto che si era rifiutato di riconoscere Salomone come profeta di dio fu da lui punito sigillandolo in quel vaso da cui il pescatore ora l'aveva fatto uscire. Il genio, al posto di essere riconoscente, disse che avrebbe ucciso il pescatore perché se lo era ripromesso durante tutti i secoli di permanenza all'interno del vaso. Il pescatore terrorizzato gli chiese il favore di potergli fare una domanda ovvero quella di dimostrargli che egli proveniva davvero dal vaso e non da altrove. Il genio, pur gigantesco, ritornò fumo e rientrò nel vaso. Allora il pescatore ripreso il sigillo, richiuse il vaso e ripagò il genio con la stessa moneta.
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