mercoledì 4 giugno 2014

Un'estate ho fatto foto (parte quinta)

Parti precedenti:


...ricordo che un giorno arrivò una ragazza a ritirare le sue foto e dopo averne rigirata una più volte tra le mani scoppiò a ridere. Insieme all'amica ci guardava senza sapere come dirci che...le avevamo tolto un neo!!! Noi tutti imbarazzati non sapevamo come rimediare e stavamo già per regalargliela o stampargliene un'altra quando ci disse: nessun problema, va bene così! Fosse così semplice eliminarlo davvero dalla mia faccia!
Da quel giorno facemmo molta più attenzione con le modifiche...
dal sito www.aspirantiscrittori.forumcommunity.net
Ogni volta che vendevo una foto controllavo se era stata scattata da me o Francesco: se era una mia ero davvero orgogliosa! 
I ragazzini erano la maggior fonte di guadagno: se i genitori erano restii a sganciare soldi per le proprie foto...non riuscivano a resistere alle imprese dei pargoli impresse in uno scatto. Tuffi, tornei, baby dance erano una manna dal cielo per noi che ci facevamo trovare pronti ad ogni eventi "baby friendly".
dal sito www.comune.pisa.it
Un pomeriggio vennero al banco padre e figlia. Lei avrà avuto si e no quindici anni ed insisteva per farsi prendere una foto che il padre, non a torto, definiva fatta male. Indovinate chi l'aveva scattata? Era una foto di lei a bordo piscina. In verità non si capiva molto che era a bordo piscina perchè
aveva il sole alle spalle e tutto ciò su cui appoggiava o che aveva dietro era...bianco! Però nell'errore c'era un effetto notevole :-)
Come andò a finire? Ma la comprarono, ovviamente!

Quando non lavoravo andavo a cercare quei rari locali definiti internet point. Era il 2004 e la connessione dati sul cellulare era ancora cosa per pochi. Anche l'utilizzo dei pc negli internet point in realtà! visto che costava 4€ l'ora!!! ma nell'orario della mia pausa era uno degli unici negozi aperti. Eh si perchè in quel di Giardini Naxos i negozi difficilmente aprivano prima delle 17!
dal sito www.liceogdcassini.it
Pensate che per fare il bagno non potevo semplicemente mettermi il costume e tuffarmi in una delle piscine del resort...no! Dovevo andare nella spiaggia vicina perchè, essendo parte del personale, non mi era permesso usufruire delle strutture per mio svago personale!!! Il sole era una torura. Avendo la pausa da sola, dovevo incremarmi senza aiuto e finivo quasi sempre per bruciarmi qualche pezzettino di schiena. I miei amici divennero i benzinai, il fornaio e Francesco (con cui comunque era sempre amore/odio). I pochi amici che mi ero fatta tra gli animatori avevano un giorno libero a settimana mentre io ne avevo uno al mese. I giorni passavano veloci e divertenti anche se l'effetto nostalgia si fece presto sentire. Cos'era l'effetto nostalgia? 

Anticipazione parte sesta:
Quello che si incuneava in te non solamente quando l'estate stava finendo ma quando qualche ospite del resort a te particolarmente caro se ne tornava a casa. E' vero che non ci si può affezionare a tutti ma è anche vero che quando si lavora con tanta gente si creano molti legami, di simpatia/antipatia, stima, rispetto, curiosità e perfino fastidio. Ogni persona lascia un qualcosa e povero colui che invece passa in modo indifferente.



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