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Delusione.
(gli ultimi) 25
minuti col cuore in gola con la speranza di poter sfidare per una volta la
nostra “storia” ed invece nulla: a casa, mondiale finito.
Italia
– Uruguay era una partita segnata dall’inizio, per me. Noi che potevamo
pareggiare o vincere per passare, due risultati utili su tre e abbiamo centrato
l’unico sfavorevole. Come si fa a non racimolare neanche un pareggio? Mourinho
non ha proprio insegnato nulla a noi italiani…
"Analisi"
della partita.
partiamo
con la terza formazione in tre partite:
Buffon
Chiellini
– Bonucci - Barzagli
Darmian
- De Sciglio – Pirlo – Verratti – Marchisio
Balotelli
– Immobile
Ma
De Sciglio e Darmian sembrano ragazzini al cospetto dei genitori: timorosi e
quasi riverenziali non riescono mai a scappare sulla fascia e a buttare dentro
un cross decente (calcolando che c’era dentro l’ex interista Pereyra è uno
scandalo). Pirlo non sa a chi passare la palla e là davanti i nostri attaccanti
non sfornano mai un guizzo degno di nota. La partita è noiosissima: i 22 uomini
in campo passeggiano. Verso fine primo tempo iniziano ad aumentare i falli, la
gara si fa frammentata e si va mestamente negli spogliatoi sapendo già che da
lì non uscirà Balotelli (sempre per terra, mai nel gioco, ancora una volta
irritante) e sperando non rientri neanche Marchisio (boccheggiava come un pesce
fuor d’acqua).
Quando
rientrano il Mario nazionale non c’è e si presenta in ritardo in panchina…al
suo posto Parolo ma ancora non si smuove nulla. Inizia a cadere anche Immobile
che un po’ non viene trovato dai lanci e un po’ finisce sempre in fuorigioco…la
fine del nostro mondiale arriva al 14’ del secondo tempo: Marchisio fa fallo
dopo aver perso palla e l’arbitro lo espelle, ingiustamente. E il nostro
risultato utile si riduce immediatamente ad uno solo: cercare di pareggiare
difendendosi il più possibile. Si può riuscire a farlo contro un Uruguay che
può/deve solo vincere e che ha un uomo in più?
Evidentemente
no.
Buffon
salva quello che può, si mostra ancora una volta volta non solo forte ma uno
con le palle però può poco contro il destino: ci sono esperienze già segnate e
quando l’arbitro non espelle Suarez per l’ennesimo morso (!!!) il gol arriva
come una sentenza. Gli ultimi minuti sono molto tesi: gli italiani corrono più
che ad inizio partita e scodellano palloni per…nessuno. Ormai in campo non c’è
più una prima punta ne una seconda e va Chiellini a provare a fare la torre.
Finalmente finisce un’agonia che un pareggio avrebbe premiato forse
immeritatamente. Finisce come abbiamo dimostrato di tenerci: davvero (con)
poco.
Mie
considerazioni:
Ho
sempre detestato il modulo con una sola punta ed evidentemente appoggiarsi così
tanto a Balotelli è stato un errore fatale (mi chiedo però cosa succedesse
durante gli allenamenti a Coverciano per averlo fatto diventare l'intoccabile).
Cambiare
modulo in 3 partite mi è sembrato dimostrazione di fragilità: io sono per il
blocco stabile che si cambia solo in caso di emergenza.
Convocazioni
discutibili: se Rossi lasciato a casa poteva essere condivisibile, i vari Paletta
per Ranocchia, Cassano per Destro, Cerci per Gilardino si sono rivelati errori
pesanti.
La
cosa che a mio avviso è mancata di più è stato il gioco. Va bene il possesso
palla ma se poi non fai mai un tiro in porta a cosa serve avere mantenre il bandolo del
palleggio?!
E
il carattere. Tanti (troppi?) neo convocati al primo mondiale, troppe le gambe
che ballavano, nulla l’intraprendenza. La cosidetta voglia di spaccare il mondo
io non l’ho vista. E non penso sia una questione di giocatori viziati o troppo
pagati (al mondiale sono quasi tutti ben pagati), penso sia questione di
sacrificio: ne ho visti davvero pochi disponibili a sbattersi. Ieri sera Cavani
è stato nullo in attacco ma andava fino in difesa a recuperare palla e ci
andava con un agonismo che molti dei nostri se lo sognano.
Quando
ho letto la lista dei convocati ho visto, e abbiamo visto tutti, pochi campioni
ma ci si aspettava almeno l’abnegazione, la voglia di fare. Questo ha deluso di
più: il fatto che si è partiti dicendo che era un girone difficile e che
avrebbe fatto caldo e poi ci si è messo l’arbitro ma di nostro cosa ci abbiamo
messo? A me in mente rimane poco.
Grande
Gigi Buffon che a pochi minuti dal termine, con coraggio, ribadisce chiaro e forte a tutti che
non dev’essere l’età il parametro di scelta di un gruppo ma la tecnica ed anche
il carattere.
Sarà
una banale realtà ma ovunque si vedono agevolazioni per questi giovani che
usufruiscono di possibilità che una volta non gli sarebbero state concesse.
Come
in tutto, le cose bisognerebbe meritarsele con le capacità e non con gli status
o con l’anagrafe. Ed ora: rivoluzione.
Le
mie pagelle:
Buffon – 7 – due interventi ravvicinati che
fanno pensare “è ancora Lui”, un carisma palpabile. Ora spero…si rimetta con la
Seredova.
Chiellini – 6 – quando casca per l’ennesima
volta a terra coprendosi la faccia quasi spero gli abbiano rotto il naso così
almeno se lo rifà…però meglio delle altre due gare.
Bonucci – 6.5 – temevo uno dei suoi svarioni
invece blocca con eleganza (rimpianto: ma inserirlo prima no?)
Barzagli – 6 – culotto paperotto si fa
superare solo una volta ma c’è Verratti che lo aiuta. Per il resto spazza e
blocca, presente.
De Sciglio – 4 – non si nota mai. Tanto esile
che nei contrasti la perde quasi sempre. Osa il cross solo quando ormai in
avanti non abbiamo più attaccanti.
Darmian – 5 – dov’è finito quello visto
contro l’Inghilterra? Davanti a il Pereyra che fu dell’Inter e non riesce mai a
passarlo: imbarazzante. No corsa no party.
Pirlo – 5 – trotterella incredulo: sembra
pensare a chi do ora la palla? Sembra non fidarsi di chi ha vicino e davanti,
non disegna un lancio decente. Poco trascinatore.
Verratti – 6.5 – quantomeno ce la mette.
Quando sfodera il tacco in mezzo all’area sarebbe da strozzare ma passano da
lui le azioni più belle. Peccato che non riesca a trovare il guizzo del
campione. Propositivo.
Thiago Motta: 4 – un elefante. Alto e magro ma di
una pesantezza incredibile. Una sola domanda: perché l’ha convocato?!
Marchisio: - 4.5 – dopo la prima partita ha
detto che ci vedeva doppio. Dopo quel segnale inquietante l’avrei lasciato in
panchina. Sempre. Poco lucido, sembrava sempre e solo rincorrere la palla. In
ritardo.
Balotelli – 4 – Cade ancora una volta vittima
delle provocazioni, salta a caso in testa a Pereyra, corricchia senza
decisione, casca come una foglia al vento. Prende un’ammonizione che lo
richiama in panca per evitare l’espulsione. Evidentemente stupido.
Immobile: 5 – poco meglio di Balotelli, solo perché
non è irritante. A sua discolpa il fatto che non viene davvero innescato mai.
Parolo: - 6 – entra e quantomeno sembra
correre invece di camminare. Non poteva e non doveva essere lui a fare la
differenza.
Cassano: - 5 – perde troppe palle. Si vede
che ha un tocco pregiato ma si sbarazza troppo presto o troppo spensieratamente
della palla. Corre lento come Motta e senza davanti nessuno a cui passare la
palla non è solo il doppione di Pirlo ma il “triplone” (secondo me lui, Pirlo e
Verratti in campo erano incompatibili).
Prandelli: - 4 – lascia a casa Rossi, Gilardino,
Toni, Ranocchia, Criscito e punta tutto su Balotelli. Prima del caldo
brasiliano deve avergli fatto male il caldo di Coverciano. Ha rischiato,
troppo. E ha pagato. Peccato che il mondiale si giochi ogni 4 anni e forse
almeno il girone, con un’altra impostazione, avremmo potuto passarlo.
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