giovedì 15 maggio 2014

Un'estate ho fatto foto (parte seconda)

prosegue dal post Un'estate ho fatto foto - parte prima
 
Lavoravo all'interno del villaggio Ata Hotels di Giardini Naxos ma vivevo fuori, in paese, a circa 2 km con Francesco. Chi era Francesco? Ma il "capo fotografo"! Di Palemo, 30 anni circa, andava a trovare la fidanzata tutti i weekend e non andava mai a letto senza prima passare a guardare il mare. Questa cosa faticavo a capirla. Tiravamo ogni volta le due di notte, eravamo quasi sempre stravolti ma lui...voleva sempre passare dal fidato forno a ritirare due brioches calde e due bibite fresche da consumare poi in riva al mare, con le gambe penzoloni su un muretto.
Solo oggi, a distanza di dieci anni, capisco in parte quel suo bisogno di mare che era una sorta di "memo" della felicità.

La prima novità di quell'esperienza fu che...mi fu affidato un motorino (che non avevo mai guidato prima se non in campagna con gli amici) ed un casco enorme che mi rimbalzava in testa ad ogni buca...
Aveva la spia della benzina rotta ed ero sempre in ansia di rimanere ferma per strada!

L'appartamento era molto grande, col frigorifero vuoto perchè mangiavo sempre in hotel. Ricordo solo una cosa in dispensa: i pangoccioli (ma ne ho mangiati talmente tanti che ora non li voglio neanche più vedere).

Un pomeriggio sono andata a fare una passeggiata durante la mia pausa e non ho tenuto d'occhio l'ora. Quando finalmente ho guardato l'orologio: ero in ritardissimo. Così chiesi a delle pesone del posto se esistessero degli autobus (risate) o dei taxi (sorrisi). Alla fine un ragazzo
mi fece cenno di salire sulla sua moto e, sfrecciando ininterrottamente su un marciapiede dopo l'altro, mi portò al villaggio in tempo. Ma con qualche anno di vita in meno...

Francesco parlava sempre. Era il "tipo da villaggio": coinvolgente, allegro, faccia tosta e quel pizzico piacente che in villaggio ti rende strafigo. Era pieno di ragazze che si facevano ritrarre e poi gli lasciavano il numero scritto in ogni dove. Ma lui ogni weekend andava da Carmela. Era lì per fare le foto e io per aiutarlo. Quell'aiutarlo però non era chiaro e io pensavo che sarei stata una fotografa come lui invece mi toccava fare spesso i lavoro più noiosi e faticosi (tipo appendere i provini delle foto - mille foto al giorno eh -  su una parete alle 13 quando c'erano tipo millegradicentigradi). Era un tipo esuberante ma lunatico e spesso aggressivo nei modi; un giorno mi ha addirittura...tirato dietro un telefono!

Un'estate ho fatto foto (anciticpazione parte terza)
Un telefono fisso! Non mi ha presa ma sono corsa a chiamare mia madre e a dirle che...

Nessun commento:

Posta un commento