Maleficent è una ragazzina con le ali che difende la fatata brughiera. Un giorno si presenta alle porte del suo regno Stefano, un umano bambino, orfano come lei. Tra i due si instaura un forte legame e a 16 anni si baciano. Stefano però, dopo una vita di stenti, ambisce a diventare re del castello del regno di fronte e
L'amico di penna che ci facevano "conoscere" a scuola.
Io lo ricordo bene. Ero alle scuole medie e durante la lezione d'inglese la temutissima professoressa ci aveva portato una novità: un'ampolla. E dentro l'ampolla c'erano tanti bigliettini, ognuno dei quali portava impresso qualche dato: nome, cognome, età ed indirizzo. E le lezioni d'inglese si fecero improvvisamente più divertenti! Con l'obiettivo di migliorare la nostra capacità di espressione linguistica ci avevano aperto un mondo nuovo. Ricordo i risolini dei compagni che sbeffeggiavano chi aveva pescato un nostro coetaneo dal nome strano. O un maschio che aveva pescato un altro maschio. A me era capitata in regalo
Francesco si occupava delle fotografie in "notturna", quelle degli spettacoli musicali, di magia o quanto altro. Erano le foto più difficili perchè in mancanza di luce bisogna essere davvero capaci di usare la macchina fotografica.
La vita nel villaggio si animava dopo le sette di sera. La gente iniziava a ritornare nelle camere e a prepararsi per la serata, truccandosi ed improfumandosi. Il mio momento preferito era la baby dance ovvero il momento dedicato ai
Ecco un bel paesello immerso in un verde d'altri tempi (c'è una passeggiata molto carina e fresca in cui sembra di pestare i piedi su una strada da cui ci si aspetta sbuchi fuori Robin Hood). A differenza degli altri paesi visitati:
Saludecio è solo racchiuso in mura rinascimentali mentre rimangono pochi resti dell'antica rocca. In compenso però il palazzo Comunale è bello lo stesso, anche se è dell'800.
E' poi un paese ricco di iniziative:
http://www.ottocentofestivalsaludecio.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Saludecio
Qui di seguito una fighissima carrellata fotografica: enjoy!
la mappa di Saludecio
è ufficiale: gli autoscatti portano alla follia :-)
La bella stagione ha tante cose positive, una su tutte il Sole che invoglia ad uscire e a stare all'aria aperta. Quindi spendendo neanche 30km in auto mi sono trovata immersa in una natura che non mi aspettavo. Poco fuori Merate si apre una serie di basse colline verdeggianti in cui l'unico "rumore" udibile era quello dei grilli! La destinazione era vaga: andiamo verso Rovagnate e vediamo che passeggiata possiamo fare. Abbiamo lasciato l'auto a Cà Soldato e abbiamo preso una via sterrata che ci ha portato in angolo molto suggestivo. Guardate le varie tapope qui sotto!
Come avrete ormai capito, nonostante la mia poca preparazione fisica, mi piace andare nei posti più alti (vero è che si tratta sempre di basse altitudini!). E anche questa volta non abbiamo fatto eccezione. Quindi, munite di cane, zaini e borsa frigo anche questa volta abbiamo "scalato".
la Titti che finge benessere fisico dopo un'estenuante salita
titolo originale: The second coming edito nel 2011 381 pagine Trama: Dio esiste e va anche in vacanza. Quando torna dopo una settimana paradisiaca (che sarebbero circa 500 anni umani) scopre che i da colui creati sono riusciti a fare delle atrocità così grandi che c'è bisogno di un Suo intervento per provare a ricordare loro di fare i bravi. Così indice una riunione coi super Santi Pietro, Andrea, Matteo ed il figlio Gesù. La soluzione sarà più antica di quello che si possa pensare ma niente cavallette, niente diluvi, niente meteoriti a spazzare via tutto ciò che di buono o cattivo è rimasto. Solo...
Il paesino di cui vi racconto oggi era uno dei più incantati della provincia di Rimini, posto su una collina strategica a neanche 20km dal mare. Ne descrive bene l'atmosfera wikipedia, cliccate qui. Vai col tour fotografico!
io, Cam e Titti all'ingresso del paesino
io conforto una Titti stremata dal continuo peregrinare per paesini con la bestianera sempre attaccata (Cam, non io)
Rimasi lì imparando che a volte, in generale, si parla troppo e che spesso si possono creare fraintendimenti evitabili. Si cresce anche così, no? I primi giorni furono difficili: mi avevano dato una polo bianca con scritto photographer e una macchina fotografica che costava più della mia automobile! Così equipaggiata dovevo solo ricordarmi di provare a fare tre scatti: primo piano, mezzo busto, figura intera.
Camminavo lontano dai bordi delle piscine per paura di finirci dentro, ero
imbarazzata. Se da una parte me la menavo perchè ero lì per
fare qualcosa che prima solo sognavo, dall'altra parte scattare foto in
un villaggio consiste principalmente nell'immortalare persone in
vacanza. IN TUTTO QUELLO CHE FANNO. Solo che loro a volte non gradivano venir ripresi durante la lezione di acquagym con i rotolini di fuori o mentre sudavano facendo yoga.
Impiegai almeno due giorni per sbloccarmi e partire a scattare a raffica. La mia "specialità" erano i tornei sportivi ma notavo che gli ospiti erano meno entusiasti rispetto a quando c'era Francesco. La mia presenza era silenziosa, quasi in sordina e capii che non potevo fare tutto da sola. Avevo bisogno dell'aiuto da casa, anzi...dell'aiuto, fondamentale, degli
Be in verità era più una collina che una montagna ma il concetto è lo stesso: salire su un cucuzzolo. La destinazione era Torriana di cui qui sotto vi posto una piccola presentazione:
testo tratto dal libretto "Rocche e castelli del riminese - tra Medioevo e Rinascimento"
Per giungere al comune di Torriana si affronta una bella strada che sembra dipinta tra le colline.
paesaggio con la rocca di Torriana sullo sfondo
quando la natura è talmente speciale da sembrare un quadro
Per vedere questo minuscolo borgo calcolate una quarantina di minuti (comprese le soste per fare le foto). Si tratta di un insieme di case racchiuse da delle cinta murarie in cui regna un silenzio assoluto e in cui sembra che l'aria profumi di rilassatezza.
punto panoramico posto poco dopo l'ingresso nel borgo. Certo due modelle così sono difficili da trovare ;-)
ieri io&Titti abbiamo portato Cam ad una bellissima manifestazione: il 25° collare di pezza di Lissone.
Un'educatrice del centro cinofilo il boschetto ci ha accompagnati nel loro campo dove erano disposti ostacoli, tunnel e scalette per provare a far divertire sia il cane che noi.
Cam si è dimostrato un cucciolo coraggioso e tranquillo che ha attraversato con piacere il telo ricoperto di tappi di bottiglia e si divertiva un sacco ad infilarsi nel tunnel. Corsa ed ostacoli sono stati i meno graditi anche se ha fatto tutto, sempre con la sua irresistibile flemma...
Qui sotto qualche foto con gli oggetti lungo il percorso:
ma che bontà ma che bontà ma guarda quante belle palline qua!
prosegue dal post Un'estate ho fatto foto - parte prima Lavoravo all'interno del villaggio Ata Hotels di Giardini Naxos ma vivevo fuori, in paese, a circa 2 km con Francesco. Chi era Francesco? Ma il "capo fotografo"! Di Palemo, 30 anni circa, andava a trovare la fidanzata tutti i weekend e non andava mai a letto senza prima passare a guardare il mare. Questa cosa faticavo a capirla. Tiravamo ogni volta le due di notte, eravamo quasi sempre stravolti ma lui...voleva sempre passare dal fidato forno a ritirare due brioches calde e due bibite fresche da consumare poi in riva al mare, con le gambe penzoloni su un muretto. Solo oggi, a distanza di dieci anni, capisco in parte quel suo bisogno di mare che era una sorta di "memo" della felicità.
La prima novità di quell'esperienza fu che...mi fu affidato un motorino (che non avevo mai guidato prima se non in campagna con gli amici) ed un casco enorme che mi rimbalzava in testa ad ogni buca... Aveva la spia della benzina rotta ed ero sempre in ansia di rimanere ferma per strada! L'appartamento era molto grande, col frigorifero vuoto perchè mangiavo sempre in hotel. Ricordo solo una cosa in dispensa: i pangoccioli (ma ne ho mangiati talmente tanti che ora non li voglio neanche più vedere). Un pomeriggio sono andata a fare una passeggiata durante la mia pausa e non ho tenuto d'occhio l'ora. Quando finalmente ho guardato l'orologio: ero in ritardissimo. Così chiesi a delle pesone del posto se esistessero degli autobus (risate) o dei taxi (sorrisi). Alla fine un ragazzo
Spesso capita di sentire gente che si lamenta di Milano.
Non c'è il mare (ma va?!).
Non c'è tanto verde.
La gente va sempre di fretta.
La gente è fredda.
Però...però poi vengono tutti qua: i paesanotti, i campagnoli, quellicheabitanoalmare, quelli che sono di altre nazionalità.
Milano ha di bello che ha tanto da offrire in termini di iniziative, di eventi, di proposte per cercare di vivere al meglio questo agglomerato urbano tanto grigio da far passare la voglia, a volte, di scavare sotto la sua coltre.
Eppure a Milano bolle sempre qualcosa!
Guardate qui cos'hanno organizzato per questo fine settimana:
Ebbene si, ieri i due piccioncini hanno festeggiato (ben) quaranta anni di matrimonio.
Era l'11 Maggio 1974 quando i due giovani Angela e Remo, rispettivamente 23 e 24 anni, decidevano di dirsi SI e di unire le loro vite col Sacro Vincolo.
Non so quante volte si siano pentiti...so che dopo quaranta anni sono ancora insieme, legati da un sentimento profondo che ho visto mancare raramente nei loro occhi.
Così per questa speciale occasione ho deciso di fare loro una festa a sorpresa. Li ho attirati nell'inganno di un pranzo 5 + 1: noi e il cane. Poi una volta sotto casa li ho fatti salire e ad aspettarli c'erano delle persone speciali
Persone che non finirò mai di ringraziare sia per la loro partecipazione che per la loro amicizia:
Roberto & Maddalena
Tiziano & Silvia
Chiara, Manuela & Massimo
la zia Daniza
Peppino
Andy
il Chicco (mio fratello)
e la Titti senza la quale non sarei mai riuscita ad organizzare una giornata simile (e a spelare patate per 15 persone!).
come finire in bellezza? Coi miei cari? ma va col topino che si è vestito elegante per l'occasione!!!
1. Concezione politica, economica e
sociale, propria della dottrina marxista-leninista, che riconosce l’esistenza,
nella società e particolarm. negli stati capitalistici, di due classi
antitetiche, quella monopolistica e quella lavoratrice, il cui conflitto (lotta di classe) può essere risolto soltanto
con la dittatura del proletariato, in uno stato senza più classi, cioè nello
stato comunista.
2.
Tendenza, indirizzo o comportamento attribuibile a persone, gruppi o istituti
che favoriscono una classe (di solito quella dominante) a spese delle altre
classi d’una società; in senso più generico, intransigente difesa degli
interessi della classe cui si appartiene.
Ero in un'area cani grande e ben curata in cui riescono a convivere al meglio anche oltre 30 cani alla volta. Sapete cosa ho notato? Si formavano gruppi di razze prevalentemente simili, non tanto di cani quanto di padroni. In che senso?
Come avevo già parlato in un altro post, ci sono persone che: il cane ok ma solo se di razza. Come una borsetta di Vuitton, il cane è quindi un'esibizione modereccia. Il tuo di che razza è? come di che marca compri i jeans?
I padroni si avvicinano a persone con cani simili ai loro perchè gli altri
Si ma non erano le solite fotografie delle mie vacanze!
Ho fatto foto per lavoro!!!
Il mio sogno.
Che ricordi, quanto tempo..!
Insomma era il 2004. Era un periodo che mi sentivo sola e ribelle. Perse quelle che credevo Amiche delle superiori (e che invece erano solo compagne di classe), l'università non mi stava sembrando così bella come tutti quelli più grandi me l'avevano dipinta quando ero piccina.
Allora mi sono iscritta alla patente per rendermi maggiormente indipendente e ho iniziato ad inoltrare cv ai villaggi turistici.
Con quella faccia tosta che mi ha contraddistinto in gioventù, mi sono spacciata come un'appassionata esperta e sono partita alla volta di Giardini Naxos - Taormina per sostituire una fotografa che si era...infortunata.
Era il 24 luglio. La mattina a Milano grandinava e io dovevo fare l'esame per la patente. Ricordo solo di aver fatto uno dei parcheggi migliori della mia vita :-D
Alle due poi sono partita con la mia solita valigia "leggera" dalla stazione Centrale di Milano. Mi aspettavano tipo 20 ore di viaggio da sola. Non mi ricordo come ma...sono passate! Nella cabina ero con un signore anziano che di notte mi ha proposto di
oggi vi parlo di un'incantevole cittadina della provincia di Rimini: Santarcangelo di Romagna che dista solo
10.3 km
dal centro di Rimini città.
Per accedere al borgo antico è possibile parcheggiare in un ampio parcheggio a pagamento (1.20€ l'ora).
Pensate che le prime notizie storiche risalenti a questa cittadina risalgono addirittura al X secolo!!!
Comunque per la storia del borgo vi rimando ai link alla fine del post.
Come è sembrato a me? Molto poeticoe vitale!
Per accedere al centro storico si passa di fianco ad un curatissimo parco e poi...via in salita su stradine di ciottoli molto pittoresche, muri di mattoni antichi e locande con insegne particolari. E' un borgo abitato e turistico, a tratti "pastellosamente" colorato. Passate dall'ufficio del turismo: sono disponibili e socievoli.
l'entusiasmo della gita, nei diversi stadi di manifestazione