mercoledì 12 marzo 2014

Ritratto da vacanza

Paros, estate 2011.
All'angolo della via principale, dietro l'ennesimo mulino, c'era un uomo sotto un ombrellone con tanti disegni appesi o appoggiati per terra. Caricature. Fogli A3 che spesso molti di voi hanno in casa, ritratti di quando erano bambini oppure ritratti di coppia col moroso di turno.
Io non ne ho mai avuto uno eppure ricordo di essermi fermata spesso in corso Vittorio Emanuele a Milano a guardare gli stranieri che si facevano fare un ritratto. C'ero andata vicina a Maiorca ma poi il prezzo mi aveva scoraggiata (la ragazza, seppur bravissima, aveva chiesto 70€!!!). Chissà perchè in vacanza si fanno le cose più strane e un ritratto spesso è una di queste!
Capita così che a Paros io e la Titti non avessimo molto da fare e ogni volta che uscivamo da casa vedevamo quel "chioschetto" con qualcuno che si informava su tempi e prezzi. Un pomeriggio ho preso coraggio e ho deciso che avrei avuto il mio primo ritratto. Ed è iniziata la fase dell'incredibile. Il signore mi ha fatto accomodare su una seggiolina striminzita e mi guardava raramente. Disegnava a tratti e vedevo la Titti dietro di lui che assumeva un'aria sempre più indecifrabile. Mentre mi facevo mille fantasie su come sarei uscita fuori...stop. Avevamo finito e non erano passati neanche dieci minuti! Bene. Prendo i soldi, pago e...tra un pò il foglio mi casca di mano. Presa dall'incredulità non riesco ad emettere parola e la Titti mi porta via a braccetto. Prima che qualcuna dica qualcosa stiamo già ridendo. Sul foglio c'è una labbrona (neanche nasona, labbrona!), tettona, che assomiglia più ad una mia coniglia che a me. Vi dico solo che una volta tornata a Milano e fattolo vedere a mia madre lei mi ha detto: e questa chi è?
Va bene la caricatura ma quella non aveva NULLA di me e non solo a parer mio ma di chiunque la vedesse.
Dopo qualche centinaio di metri volevo tornare a chiedere al "maestro" dove fosse la ben che minima somiglianza ma mi conoscete...la diplomazia non è il mio forte e messo il foglio in valigia ho cercato di spegnere la delusione buttandomi di colpo nel mare gelato. Niente da fare, l'incazzatura era ancora intensa così la sera siamo tornate al banchetto e...scoperta: a fare i disegni non c'era lui anzi...non era lui! C'era una donna (strabica) e dai modi abbastanza burberi che eseguiva ritratti e caricature divertenti ed somiglianti. Riuscite ad immaginarmi?
Secondo me e la Titti la cosa funzionava così: lui stava al banchetto durante il giorno per far vedere i ritratti alla gente che passava sotto il sole cocente e che magari sarebbe tornata la sera per farsene fare uno, quando subentrava lei.
Quindi...sono una sfigata.
L'unica caricatura che abbia mai fatto in vita mia...raffigura un'altra persona! Adesso è piegata da qualche parte e vi dirò...se ci ripenso mi da ancora un pò fastidio. Il fatto è che quando vedo questi artisti di strada coi loro pennelli sono sempre abbastanza affascinata ma la delusione è ancora troppo cocente per rimettermi nelle loro mani! E Titti: smettila di ridere!
ps
se lo trovo lo pubblico, tutti meritano di ridere almeno una volta al giorno!

4 commenti:

  1. Ciao Micky,
    ahahaha che ridere! Ma tranquilla che la mia è una risata di totale comprensione,perchè anni fa ho avuto un'esperienza molto simile alla tua.
    Sin da piccola ho sempre avuto una grande ammirazione per questi artisti di strada che in poco tempo realizzano dei bei ritratti o simpatiche caricature ; mi fermavo sempre appena ne incontravo uno,soprattutto in c.so Vittorio Emanuele. Una volta in gita a Parigi,al liceo,in occasione della visita a Montmartre cedo al desiderio di farmi fare un ritratto.Scelgo un uomo i cui lavori esposti promettevano bene. Morale : raffigura col carboncino un viso di donna sognante (ed io allora ero solo un ragazzina) che poco aveva a che fare con me! Insomma nessuno avrebbe detto che quella raffigurata fossi io : totale delusione!!!!! Da allora, ho desistito dal ripetere l'esperienza,anche se un po' a malincuore

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    1. ti dirò...sapere se di non essere l'unica come dire...non soddisfatta un pò mi rincuora :-) almeno c'è qualcuno che sa come ci si sente! Che delusione è? però dai sono cose che alla fine fanno ridere!

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  2. Eh sì, cocente delusione che poi si tramuta in simpatico aneddoto da raccontare. Comunque quando ci ripenso, non posso non domandarmi " ma com'é che l'unico ritratto non somigliante l'ha fatto a me?!" :-D
    Dovessi ritrovarlo, te lo faccio vedere e poi mi dici (spero di non averlo buttato)

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  3. Mamma mia che ridere!!! Vale dovevi vedere la faccia della Michy quando gliel'ha consegnato!
    Muoio da ridere anche solo a pensarci!!

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