giovedì 13 marzo 2014

Il capobranco sei tu - Cesar Millan

Mi hanno regalato questo libro a Natale, quando Cam era entrato da pochi mesi nella mia vita. Come molti di voi ero diffidente verso l'autore perchè sia su internet che in televisione avevo visto molti filmati che mettevano in luce i suoi comportamenti al limite della violenza e della tortura (vedi collari elettrici).
Eppure il suo programma, dog whisperer mi aveva spesso affascinata. Forse con ignoranza guardavo quei filmati in cui (sembrava che) lui avesse una soluzione per tutti i cani problematici. Ma...non siamo qui per parlare/leggere di quei programmi o delle sue pratiche di educazione.
Vi parlo del libro.
dal sito www.tipresentoilcane.com

Sono circa 300 pagine molto scorrevoli, divise in brevi capitoli. Ogni volta analizza la storia di una famiglia che ha avuto a che fare con un cane, spesso con problemi.
Non prendetelo se pensate di trovare "soluzioni". Prendetelo se vi sentite gli unici al mondo a non capire il vostro cane mentre tutti quelli dei vostri amici/conoscenti sembrano essere degli angioletti. Il cane dell'amico, come l'erba del vicino, è sempre più verde. Ma
spesso è solo apparenza...
Quello che Millan scrive in questo libro è che spesso il primo problema del nostro cane siamo noi! Una cosa abbastanza sconvolgente e opinabile però...fa riflettere su quello che noi "mettiamo" in un cane: aspettative, ansie, frustrazioni.
Qui non dice mai che bisogna colpire con violenza un cane, non incita a comportamenti aggressivi.
Lui fa fermare una volta di più a pensare che il cane non è ne un giocattolo, ne un figlio, ne un qualsiasi altro surrogato umano.
E' un essere che a volte può essere complicato da comprendere ed educare ma che può regalare anche grandi soddisfazioni.
Come?
Iniziando a stare bene con se stessi.
Sembra una banalità però pare (e nella mia breve esperienza vi dirò che mi sembra vero) che il cane "senta" i nostri stati d'animo e...reagisca spesso di conseguenza.
Brutta giornata al lavoro, col moroso o nel traffico? Il cane lo sentirà perchè inevitabilmente, una volta a casa, ci rapporteremo a lui chiamandolo, porgendogli il cibo ecc. e lui sentirà se siamo tristi, arrabbiate o semplicemente annoiate.
Ripete spesso che il cane è un impegno notevole che può mettere in crisi non solo se stessi ma rapporti che sembravano consolidati!
Invita ad essere il capobranco del proprio cane non tramite le parole ma tramite comportamenti, cosa non sempre facile. Dopotutto un cane non parla ma se si trova il modo di trasmettergli il nostro amore nel modo corretto sembrerà di riuscire a comunicare in un modo che non pensavamo sarebbe stato possibile.


ps

qui un'altra recensione (non mia)


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