giovedì 30 gennaio 2014

Pintus: che fenomeno

la foto della paginf Fb di Pintus: all together, ieri sera: trovatemi!
Ieri sera sono andata al teatro Nuovo in p.zza San Babila a Milano a vedere lo spettacolo: 50 sfumature di...Pintus.
Fantastico!
E' durato circa un'ora e mezza: ininterrottamente.
Sul palco solo lui, un leggio, uno sgabello, una bottiglietta d'acqua e...una penna biro - the pen is on the table.
Lo show è iniziato in modo scoppiettante, irresistibile ed imprevisto: il comico sul palco stava gelando per l'aria condizionata inspiegabilmente accesa. Da lì è stato un susseguirsi di associazioni, di spunti di riflessione e

mercoledì 29 gennaio 2014

Un boss in salotto

Trama:
dal sito www.comingsoon.it
Cristina è una casalinga sposata con Michele e madre di due figli. Insieme alla sua famiglia vive in un bucolico paesino di montagna e sembra una motivatrice nell'animo: ogni mattina la sveglia è accompagnata da un motto che sprona i suoi cari ad ottenere il meglio dalla vita. Un giorno però riceve una telefonata che le cambia l'umore e non si tratta della solita multa bensì di...

martedì 28 gennaio 2014

Avere la coda di paglia

Chi più e chi meno...sarà capitato a tutti di dire o di sentirsi rivolgere la frase del titolo.
Qualcuno di voi si è mai chiesto da dove deriva questo modo di dire? Ecco qui la sua, fantasiosa, origine







I TRE GIORNI DELLA MERLA

tre giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio e sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno.


Ci sono parecchie versioni della storia a seconda dei luoghi...ve ne riporto qualcuna ...buona lettura!

1^ storiella......

Gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, 30 e 31, capitò a Milano un inverno molto rigido. La neve aveva steso un candido tappeto su tutte le strade e i tetti della città. I protagonisti di questa storia sono un merlo, una merla e i loro tre figlioletti.....
 

Erano venuti in città sul finire dell'estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova. Poi, per l'inverno, avevano trovato casa sotto una gronda al riparo dalla neve che in quell'anno era particolarmente abbondante.
Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo volava da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore.
Tre giorni durò il freddo. E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine.
Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un'eccezione di favola.
 
2^ storiella......

I tre giorni della merla, il 29, 30 e 31, una tradizione che viene da lontano e che vuole che siano i tre giorni più freddi dell'inverno.
Tanto freddi che una merla, che allora aveva le piume bianche, intirizzita, ma al tempo stesso preoccupata per i suoi figlioletti, non trovò di meglio che andare a posarsi su un camino. Ci stette tre giorni, perché il gelo impediva persino di volare. Poi arrivò fortunatamente febbraio. Pallido fin che si vuole ma il sole riuscì a ridare vita e speranza. Merla e figlioletti poterono stirarsi, riaprire le ali e volare. I tre giorni sul camino però avevano prodotto una profonda trasformazione nel piumaggio, divenuto nero per la fuliggine, nero senza rimedio.
Da allora i merli nacquero tutti neri.

3^ storiella......

I tre giorni della merla sono considerati i giorni più freddi dell'anno.
Se sono freddi, la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà tardi....

Una volta i merli erano bianchi.
Un giorno per il troppo freddo uno entrò in un camino per scaldarsi e ne uscì dopo tre giorni tutto nero per la fuliggine.Due merli dalle candide piume, maschio e femmina , si ripararono per il freddo in un camino. Non avendo nulla da mangiare il maschio decise di uscire per cercare qualcosa. Dopo tre giorni tornò e trovando un uccello nero come il carbone, non riconobbe la sua merla e tornò indietro per cercarla. La merla, annerita per la fuliggine, nel frattempo morì di fame.
 
 
4^ storiella......

Il merlo e la merla si sposano alla fine di gennaio, al paese della sposa, oltre il Po. Dovrebbero riattraversarlo per tornare nella loro casa, ma si è fatto tardi e si fermano per due giorni presso dei parenti. La temperatura si abbassa molto. Merlo è costretto ad attraversare il Po ghiacciato, ma muore. Merla piange ed il suo lamento si sente ancora lungo il Po, nelle notti di fine gennaio.
 
5^ storiella......

Secondo la tradizione popolare gli ultimi tre giorni di gennaio coincidono con i tre giorni più freddi dell'inverno.
Tanto che perfino la Merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino.
Il suo manto divenne grigio per la fuliggine e da allora rimase di tale colore.

Da una statistica tratta dalla banca dati ultra trentennale del Centro Geofisico Prealpino (periodo 1967-1999) risultano queste interessanti considerazioni:

Temperatura media dei tre giorni (29-30-31 gennaio) = 3.6 °C
Media delle t. massime dei tre giorni = 7.2 °C
Media delle t. minime dei tre giorni = 0.1 °C

Se si pensa che la temperatura media di gennaio (calcolata sullo stesso periodo di osservazioni) è 2.8°C la media di questi tre ultimi giorni risulta di quasi un grado maggiore (0.8°C) più alta.
Infatti statisticamente dopo il 10 di gennaio la temperatura tende ad aumentare. Forse la leggenda della Merla nacque in un'epoca in cui gennaio era molto più freddo di oggi, forse, non disponendo di strumenti e di statistiche la gente, sofferente già per due mesi di freddo, aveva la sensazione che il "cuore" dell'inverno fosse il periodo più freddo. Sta di fatto che, numeri alla mano, oggi non è più così.
Per gli appassionati di curiosità statistiche ecco altri "record":

Media più elevata (Merla più calda) nel 1982, con 9.3°C
(+5.5°C rispetto alla media)

Media più bassa (Merla più fredda) nel 1987, con -0.9°C
(-2.9°C) nel "famoso" gennaio 1985 delle nevicate abbondanti la "Merla" fu di 3.2°C, quasi nella media.

La temperatura più alta dei tre giorni si è registrata il 31.1.1982 con 19°C
La più bassa il 31.1.1987 con -8°C

Nel 1999 registrammo una "Merla" meno fredda (t. media =1.7°C) di quella registrata nel 1998 (t media ==.2°C), pur restando tra le più fredde degli ultimi 33 anni.
 
 
Dati presi da CARLO FORTE

lunedì 27 gennaio 2014

Passeggiando tra i rifiuti

Niente bidonville! Siamo a Cologno Monzese, hinterland milanese.
E' un bel Sabato mattina di Gennaio quando decido di fare una passeggiata col cane. Ho la fortuna di abitare in una zona recentemente bonificata a cavallo tra Cologno Monzese e Vimodrone e in quattro minuti sono in un'area verde in cui è possibile fare delle lunghe passeggiate costeggiando la Martesana.
la Titti con i rifiuti trovati in 1h e mezza di passeggiata!!!
Il fatto è che ad ogni passo si incontra un rifiuto. Così, armata di guanti e sacchetto, ho deciso di raccogliere quello che incontravo sul mio cammino per evitare che il mio cane di cinque mesi (ancora in età "inghiotto tutto") stesse male.
Morale?
Dopo un'ora e mezza di passeggiata io e Titti abbiamo raccolto un sacco intero di rifiuti - ma centinaia di altri ne sono rimasti sulle strade. Al primo posto del rifiuto più frequente ci sono: i fazzoletti di carta seguiti immediatamente da carte di/con caramelle, sigarette, sacchetti, bottiglie di vetro/plastica e...residui di fuochi d'artificio. Oltre alle "immancabili" cacche di cane che riempiono ogni filo d'erba che c'è.
La maleducazione è oggi giorno un dato di fatto che sembra appurato e "digerito". Digerito nel senso che ormai la gente non sembra neanche farci più caso ed è davvero inquietante!
La maleducazione non è prerogativa solo dei proprietari dei cani che non raccolgono gli escrementi ma anche di quei genitori che lasciano che

venerdì 24 gennaio 2014

Scherzo fiorentino

Si può definire così il mio ponte di Pasqua 2012.
Avevo deciso di andare a Firenze, città che amo particolarmente, con la Titti ed i miei genitori. Riuscire a spostare mia madre da casa era stata un'impresa di cui sono orgogliosa ancora oggi . Ho guidato tranquilla e Firenze è arrivata prima di quanto mi aspettassi, solo che una volta lì...gelo e pioggia ci hanno attanagliati!
Ora non so quanti di voi amino andare a visitare le città facendo lunghe passeggiate ma...in qualunque posto voi andiate, se pioverà, sembrerà tremendo.
Ebbene: ha piovuto due giorni e mezzo su tre.
E immaginate mia madre, che odia camminare e odia il freddo!
l'Angela e il suo sorriso alla richiesta di fermarci a fare qualche foto
Va be, direte voi, l'importante è la compagnia!
Sicuro! Infatti ci siamo divertiti lo stesso ed è uno dei miei ricordi più belli perchè rappresenta un'emozione speciale: la prima volta che io, come figlia, ho portato in giro loro, i miei genitori.
E' stato bello ma anche pesante eh! Io volevo entrare nei musei e loro preferivano aspettarmi fuori, io volevo camminare al mercato e loro si stancavano presto però è stato un weekend davvero divertente.
mamma&papà si mettono in posa sfidando le intemperie
Infatti di quei giorni non ricordo il freddo, cavoli era Aprile! Non ricordo la pioggia che ci aveva devastato le scarpe ma ricordo...le risate per le facce dei miei che provavano a stare dietro alla mia voglia di mostrargli una città nuova mentre loro cercavano disperatamente qualche negozio che vendesse calze e sciarpe per coprirsi dal vento!
Ancora adesso rido pensando a quei momenti e riguardando queste foto che mi fanno sentire una figlia e una persona felice perchè il destino mi ha donato due genitori singolari ma decisamente buoni e simpatici.
tutta la cumpa in piazza della Signoria
E poi, come in tutte le belle storie, c'è un finale felice: alla fine è uscito il sole e per "festeggiare" ci siamo diretti a San Miniato al Monte che, per chi non avesse confidenza con la city, è uno dei posti, per me, più belli di Firenze. Ci si può arrivare col bus o con una bella passeggiata lungo una scalinata sotto il sole ma poi per accedere alla chiesa non c'è altra possibilità che...affrontare degli ennesimi scalini.
E ce l'abbiamo fatta, tutti insieme. Facendo numerose tappe eh :-) 
i valorosi prodi all'arrivo della "scalata" di San Miniato al Monte
Adesso è un pò di tempo che quando propongo a mia madre qualche gita, tergiversa. Non capisco come mai :-D

Come la goccia cinese...io non mollo e vedrete che ve ne racconterò ancora delle belle su questa strana compagnia itenerante!
Aspettateci!!!










giovedì 23 gennaio 2014

Libertà di Jonathan Franzen

pubblicato nel 2010
dal sito www.lettofranoi.it

622 pagine

Decido di prendermi una piccola "tregua" dalla lista dei mille libri da leggere prima i morire e cercando su internet i libri più belli degli ultimi anni...spunta questo. Il titolo (mi) sembra promettente. Quando nella vita reale problemi e pensieri ti assillano, cosa c'è di più bello di pensare a come riacquistare la propria Libertà? L'immagine scelta per la copertina dell'edizione Einaudi poi è rilassante: un uccellino che spunta davanti ad uno sfondo di un boschetto che si affaccia su un placido lago. Viene quasi voglia di trovare quel posto e montare lì la tenda.
Poi il libro inizia, la storia di Patty e Walter si dipana come un dialogo a cui a volte è difficile stare dietro o comunque seguire il filo. Ma sopratutto "dura" seicento pagine che si sarebbero tranquillamente potute ridurre ad almeno 400...
Diciamo che fortunatamente almeno lo stile di Franzen mi è piaciuto, la storia pur non essendo originale o sorprendente è scorrevole e si vuole arrivare alla fine.

La trama è questa:
Patty e Walter Berglund si trasferiscono coi due figli piccoli, Joey e Jessica, a Ramsey Hill, paesino in cui non riusciranno mai ad integrarsi davvero. La loro storia è iniziata al college, quando Patty era una promessa del basket e Walter un solerte studente lavoratore. Accanto a loro c'è sempre stato, più nel male che nel bene, Richard, musicista alternativo con la passione per

venerdì 17 gennaio 2014

Morte tra l'indifferenza dei pendolari: Addio Franco

Franco era un uomo di neanche cinquanta anni.
Viaggiava in metro come molti di noi, era seduto tranquillo come ci è capitato spesso, poi...tra Centrale e Piola si è sentito male, sputava cercando di respirare e la gente si allontanava.
Erano le cinque di pomeriggio, le carrozze erano piene e sono scese solo due persone a tenerlo per mano.
I soccorsi sono arrivati subito, lui ha pensato solo ad avvertire la moglie e un'ora dopo...non c'era più.

Franco è morto sulla banchina della metropolitana verde tra centinaia di persone che mentre stava male hanno fatto solo una cosa: spostarsi più lontano.

Quindi cos'è?
E' brutta Milano?
E' brutta la gente?

Sicuramente è brutta la morte ma l'indifferenza è qualcosa di vergognoso, oltretutto.

Sono orgogliosa che una di quelle due persone era una persona che io conosco, ammiro, rispetto ed amo.

Addio Franco.

martedì 14 gennaio 2014

Una come te - Cesare Cremonini

Me lo ricordo Cremonini, sbarbato, quando cantava della vespa con l'amico rasta e dopo quindici anni? E' ancora qui che canta e certe sue canzoni mi piacciono proprio. L'ho visto crescere e cambiare ma mi sembra non abbia mai perso una cosa : la passione per quello che fa. Ecco Cremonini magari non passerà alla Storia per la canzone o l'album più bello ma quando lo sento mi sembra una persona contenta di quello che fa e sopratutto...ogni tanto spara fuori qualche canzone allegra che tanto si discosta dal panorama italico caratterizzato da amori tristi ed impossibili e depressione contagiosa.
Questa canzone mi fa cantare a squarciagola e mi fa sorridere quindi per chi non la conoscesse ecco qui sotto il testo. Non riesco ad allegarvi il video ma...forse è meglio :-)


Una come te, se chiude gli occhi vede
il mare, senza andar lontano
.
Una come te, ha una valigia per le
scarpe, che sembra un aeroplano.
Una come te, non si avvicina per ballare,
guarda da lontano.
Una come te, se corre inciampa ma non
cade, chiede la tua mano.
Una come te, per una rosa può morire,
solo perché ancora non sa
togliere le spine. Una come te, mi
piace da morire!

Una come te, un gatto sopra il letto
e un uomo nudo ad aspettare.
Una come te, il vento che le soffia
dentro non la può spostare.
Uno come me, non la può dimenticare…
Una come te!
Una come te, la porti al cinema d’estate,
dorme sul finale
.
Una come te, sotto a un temporale…
Una come te, come una rondine d’aprile
vola solo quando ha un
orizzonte da inseguire. Una come
te, mi piace da morire!
Una come te, un gatto sopra il letto
e un uomo nudo ad aspettare.
Una come te, il vento che le soffia
dentro non la può spostare.
Uno come me, non la può dimenticare…
Una come te!
E’ un pianoforte senza coda che suona
in città, non vuole essere
alla moda, la moda la fa! Quattro
carte in una sola, si pente, si sposa
ma poi s’innamora per sua vanità….
Una come te! Una come te!
Una come te! Uno come me, non la
può dimenticare…
Una come te! Una come te!
Una come te!

venerdì 10 gennaio 2014

I miei film preferiti

  1. Via col vento
  2. Dirty dancing
  3. Pomodori verdi Fritti
  4. Le ali della Libertà
  5. Espiazione
  6. Sister act 1 e 2
  7. Il ciclone
  8. Ghost
  9. Ritorno al futuro
  10. Memorie di una geisha
  11. Maverick
  12. Apocalypto
  13. Lezioni_di_piano
  14. Il cavaliere oscuro
  15. Inception
  16. Qualcuno volò sul nido del cuculo
  17. Matrix
  18. Il silenzio degli innocenti
  19. Non ci resta che piangere
  20.  Fantozzi
  21.  La vita è bella
  22.  Tempi moderni
  23. Quasi amici
  24. The departed
  25. The prestige
  26. Elizabeth - the golden age
  27. Toy story
  28. Se mi lasci ti cancello
  29. Yes Man
  30. Roma città aperta
  31. Full metal Jacket
  32. V per vendetta
  33. Sin city
  34. Hachiko
  35. Shutter Islan
  36. The Truman show
  37. Stage Beauty

giovedì 9 gennaio 2014

Il capitale umano

Trama:
Dino è un agente immobiliare che tenta di fare fortuna investendo tutto ciò che ha in un fondo del papà di Massimiliano, amico ricchissimo di sua figlia Serena. I due papà sembrano fare amicizia ma l'appartenenza a  "classi" sociali diverse si fa sentire nel lungo periodo. Carlo abita in una villa enorme con piscina incorporata nella casa, campo da tennis con spogliatoio nel giardino, moglie esaurita alla ricerca di investire i soldi in qualche attività filantropica e figlio che si rifugia nell'alcool per scappare dalle aspettative. Dino, alla soglia dei cinquanta anni, aspetta dalla compagna Roberta due gemelli e quando scopre che sua figlia Serena è amica del figlio del famoso Bernaschi spera di poter dare una svolta alla sua vita facendo un investimento che metterà a rischio non solo il suo capitale ma anche il futuro della sua famiglia...


Mie considerazioni:
Il film si divide in quattro capitoli, ognuno dei quali racconta la storia, ed un particolare momento, dal  punto di vista di uno dei protagonisti. Idea molto carina solo che...avrei accorciato ogni capitolo (o quantomeno i primi due) di almeno cinque minuti l'uno. 
Avendo assistito all'anteprima del film insieme a cast e regista, ho scoperto che è stata posta molta attenzione al territorio in cui è ambientata (la Brianza) e i due protagonisti maschili recitano con una forte cadenza lombarda (al limite del fastidioso, come tutte le inflessioni dialettali accentuate).
Fantastiche le donne del cast, la Bruni Tedeschi su tutte: fantastica nel suo essere assurdamente ; anche Matilde Gioli mi ha colpita molto, sopratutto nelle scene finali. 
Gli attori più giovani mi sono piaciuti molto e devo dire che Guglielmo Pinelli è molto più bello dal vivo che sullo schermo o in foto!
Un film italiano che consiglio!
Matilde Gioli ed io


Guglielmo Pinelli, io e Giovanni Anzaldo

Fabrizio Gifuni ed io

Luigi Lo Cascio, Fabrizio Bentivoglio ed io!


venerdì 3 gennaio 2014

Malinconia di una certa adrenalina


Arriva di botto, pagina 96 dell'ultimo libro che sto leggendo. E, nonostante sia scritto da un uomo, riflette bene le sensazione che lo sport agonistico mi dava (e in generale da a donne e uomini).
E' stata una sorpresa leggere su un foglio quelle situazioni ed emozioni che ho vissuto tante volte in prima persona e che gli ultimi mesi mi avevano quasi fatto dimenticare.
Ma si possono dimenticare quindici anni di palestra?
Ora che ci penso mi vengono in mente tante cose brutte e pesanti ma poi mi stupisco subito perchè ricordo anche e sopratutto le risate in spogliatoio, qualche gesto memorabile di qualche compagna e la soddisfazione di fare qualcosa di buono.
Di botto quindi ritorna la malinconia per un qualcosa che mi piaceva tanto fare e che effettivamente era una sorta di "fede" che niente e nessuno potrà cancellare.
Qui sotto la foto della pagina imputata del libro "Libertà". Con anche una briciola :-)

Perchè insomma a certe cose si può provare anche a non pensare ma prima o poi tutto torna. Spero se lo ricordino i miei amici e sopratutto i miei nemici.

giovedì 2 gennaio 2014

Lo Hobbit: la desolazione di Smaug

dal sito www.comingsoon.it
Fantastici effetti visivi che un 3D valorizza al meglio per un film che è un misto di avventura, horror e perchè no...commedia. Un'immersione nell'infinita immaginazione di tanti uomini che permettono allo spettatore di stare incollato davanti ad uno schermo per tre ore quasi senza accorgersene.

Trama:
Thorin scudodiquercia decide di riprendersi il suo regno in cui adesso giace, sepolto da infinite ricchezze, il drago Smaug che aveva distrutto il suo popolo e i territori vicini. Insieme ad una decina di altri nani e a Bilbo Baggins deve affrontare il bosco atro inseguito dagli orchi e finendo catturato dagli elfi ma.