Titti ed io: le carte non mentono mai ;-) |
Per la seria una fotografia racconta più di mille parole.
Era l'estate del 2009 ed eravamo a Cervia, paese gemello sfigato di Milano Marittima. Da noi tutti over 75 in giro con ciabatte e vestaglietta, al di là del confine discoteche, abbronzatura e sveglia dopo mezzogiorno.
Quell'anno abbiamo soggiornato (che termine da vecchia) in una pensione che sembrava una casa di riposo! Ricordo ancora il menù che prevedeva quasi sempre un primo in brodo (giustamente, d'estate...), delle polpettine e come dolce aveva il succo di frutta!!! Cose che a raccontarle la gente non ci crede!!!
Dell'hotel ricordo solo che il materasso era infestato da non so cosa che mi causava dei ponfi ogni giorno più numerosi (sono andata perfino dalla guardia medica) e la vicina di tavolo: una deliziosa
novantenne che...avanzava tutto quello che le portavano ai pasti e gentilmente mi offriva la sua bistecchina ai ferri (santa donna!). Be poi certo il giuco delle carte. A qualsiasi cosa io ghiochi, contro la Titti, perdo, non ce n'è. Che sia scala40, pinnacola o uno! perdo. Ma il problema è che so anche perchè perdo: perchè non mi arriva un jolly che sia uno! Come mostra la foto sopra, una partita è capitato che lei avesse sette jolly su sette carte e io neanche uno: questo non è leale :-)
E non dite che è un caso perchè abbiamo anche provato a giocare senza jolly e il risultato cambiava, eccome! Come mai finiscano sempre e solo nelle sue mani è un mistero che chiederò a Ruggeri a Italia1.
Le carte fanno litigare si sa. Quando poi ci si mette anche il "destino" avverso è la fine. Però quanto è bello giocarci in vacanza in quei momenti in cui non vuoi fare altro che oziare sotto un ombrellone godendoti il tocco del sole, il rumore del mare e...un bel succo di frutta? ;-)
Fortunatamente c'è sempre l'altro lato della medaglia, no?
Sfortunata nel gioco...fortunata in amore.E io, qui, lo sono proprio!
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