venerdì 20 dicembre 2013

La calda storia di *Duvet

C'erano una volta due ragazze in viaggio verso un'isola del nord Europa.
La loro auto era stipata di borse e sacchetti della spesa ed ogni giorno affrontavano delle strade desolate in mezzo al verde.
Frequenti erano le soste ad accarezzare qualche pecora o le mucche con la frangia ed ogni notte dormivano in un ostello diverso.
Ogni ostello era fatto a modo suo: c'era quello coi mattoni a vista ed il camino nella sala e c'era quello  con le finestre talmente grandi da non aver bisogno di lampadine fino alle dieci di sera.
Incontravano poche persone nel loro peregrinare, una lingua sconosciuta dovevano affrontare: i fraintendimenti erano all'ordine del giorno ma il buon umore delle persone del posto le riusciva sempre a contagiare.
In auto percorrevano centinaia di chilometri al giorno, seguendo un itinerario che le portava piano piano  a conoscere tutto il paese.
Ogni posto aveva un che di speciale, quasi incontaminato. Così particolare da farle dubitare di essere sul loro stesso mondo!
Il cielo però era sempre coperto, le nuvole grigie non smettevano mai di fargli da cappello. Fotografare era un'impresa per intenditori, ogni scatto sembrava un antico bianco e nero. Solo il rosso risaltava nel quadrante ma era difficile da trovare nel Nord dove c'erano solo vento, casette isolate e prati infiniti!
La loro missione era
incontrare un puffin, una specie di uccello col corpo simile al pinguino ma con il becco colorato e il muso irresistibile.
Niente, migrati.
Alle cinque di pomeriggio gli autoctoni non solo bevevano il the ma chiudevano baracca e burattini, e l'unica via d'uscita per lo shopping era la Tesco.
La Tesco era un supermercato aperto 24h che a volte sembrava un miraggio. Dove la vita sembrava finire con l'ora del the...forse c'era ancora una speranza! 
La Tesco però non c'era ovunque e nell'estremo Nord era solo un dolce, affabile e confortevole ricordo. 
Le serate nel grande Nord quindi passavano sistemando l'auto, sistemando la borsa quotidiana, lavandosi (se la temperatura lo permetteva) e cucinando qualcosa di italiano.
Ogni notte le due ragazze andavano a letto presto: lì non esisteva televisione.
Ed ogni notte mimì&cocò incontravano *Duvet. Sembrava le aspettasse ogni volta, fortunatamente.
La temperatura in quel posto particolare era sempre bassa. Be bassa rispetto ai canoni dell'Europa del Sud. Se di giorno si faticava ad arrivare a 16 gradi, di notte si scendeva tranquillamente a 5/6.
D'estate.
Le ragazze giravano coi loro giubbotti colorati ed erano additate dai locali come folcloristiche straniere.
La pace arrivava per tutti come per Cenerentola, intorno a mezzanotte. Ed è qui che tutti, si proprio tutti, si mettevano nelle mani di Duvet e lui...li accoglieva senza parlare ma solo abbracciandoli dolcemente. Nessuna divinità celtica o entità fantasma, Duvet si trovava nei migliori supermercati all'onestissimo prezzo di 8 soldi.
Quando le due ragazze lo scopriprono si misero alla sua ricerca. 
Era giunto ormai il momento di tornare nel loro bel paese e a tutto avrebbero rinunciato ma...non a Lui.
dal sito www.linenslimited.co.uk
Districarsi tra le parole incomprensibili del posto era difficile così si fecero aiutare da un giovane che spiegò loro che quello che avevano in mano era si un Duvet ma non per il Grande Freddo. Quale sarebbe stato il più adatto a loro? Quanto sarebbe stato il Grande Freddo?
Tastarono, schiacciarono e perfino odorarono! Alla fine presero un Duvet estivo a caso, a costo di lasciare in aeroporto stivali, jeans, bagnoschiuma e anche una macchina fotografica!
Si narra che le ragazze siano riuscite ad affrontare il Grande Freddo del Bel Paese con un duvet primaverile importato dal profondo Nord e che passino le loro notti al calduccio sogghignando orgogliose del primo vero affare che hanno fatto con soli 8 soldi un giorno d'estate che non sembrava più neanche tale.
Una storia vera.

*duvet - piumone















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