dal sito www.everyeye.it |
Un film tre-men-do.
Dopo i primi 40' volevo uscire e non perchè la trama fosse la solita roba scontata ma per l'indelicatezza con cui è stato trattato il tema (centrale) della disabilità. In molte occasioni è stato talmente fastidioso da sembrare incredibile.
Una famiglia si ritrova per festeggiare insieme il Natale. Pochi mesi prima era morto il famoso papà cantautore ed i figli si ritrovano con le rispettive famiglie senza il loro capofamiglia. Giulio/Abatantuono accoglie il fidanzato della figlia a braccia aperte fino a quando scopre che
il ragazzo non ha le sue (braccia) e insieme alla moglie organizza un boicottamento del fidanzamento perchè un uomo senza braccia è un uomo a metà*. Poi c'è la sorella Chiara con l'ennesimo fidanzato osteggiato dai due figli (delinquenti) di lei ed infine Antonio, il fratello meridionale post-datato, con la sua numerosa famiglia. Infine c'è la mamma che non ha ancora elaborato il lutto e che solo l'intervento quasi magico del marito morto mesi prima tornerà a far sorridere.
Mie considerazioni:
Il film si riprende solo nel finale quando la trovata del dvd recapitato durante il pranzo di Natale fa commuovere e stupire. Per il resto...non vale assolutamente la pena vederlo e anzi sarebbe bene far sapere a registi e produttori che la loro mancanza di tatto è stata qualcosa di penoso.
*nel film questo passaggio è uno dei più schifosi in cui il ragazzo disabile viene definito tronco umano, assurdo
Alla fine del primo tempo volevo alzarmi ed andare via..non l'ho fatto solo perchè eravamo in 7 e non sarebbe stato carino!
RispondiEliminava bene il voler accentuare l'idea delle persone .. va bene cercare di sdrammatizzare una disabilità ... ma era al limite della decenza.
Mi stupisco anche come un attore come Raul Bova possa aver accettato (dopo aver letto il copione) di interpretare un ruolo cosi delicato ma messo giu in questo modo!
Allibita!