lunedì 16 dicembre 2013

I regali di squadra: un rito da lasciare a bocca aperta

Mettetevi il cuore in pace: non c'è nessuna organizzazione di elfi e fatine in combutta con BabboNatale per organizzarvi un regalo di squadra.
Quando giocavo a pallavolo c'era questo rito, spesso temibile e temuto: il regalo di squadra.
La modalità poteva essere varia:
  1. ognuno prendeva un regalo "polivalente" che cioè potesse andare per tutti. Il regalo poi finiva in un sacco insieme agli altri e poi a turno si buttava una mano cercando di pescare la cosa migliore.
  2. L'altra modalità era che prima si facevano dei bigliettini in cui si scrivevano i nomi, poi si pescava a turno il bigliettino così si sapeva il nome della persona a cui fare il regalo. C'era anche una "truffa": nel caso si pescasse qualcuno che ci stava sul c@@o si diceva che si era pescato il proprio nome e...si mandava la pescata a monte! Perfide :-)

Morale: la maggior parte delle volte erano regali assurdi da giorno del riciclo.
Solitamente in una squadra di volley ci sono 12 persone. Di queste di solito si va d'accordo con la metà e si apprezzano la metà della metà. Le altre 9 quindi rimangono spesso non solo un mistero ma un qualcosa di estraneo. Dopotutto il regalo dovrebbe essere una cosa sentita e non
imposta da un gruppo no? Poi finiva sempre che io ero la stronza a pensarla così ma...quando riceverete delle ochette di gesso in regalo poi ne riparleremo. Giuro, un anno mi sono arrivate quelle! Sono cattiva a parlare male dei regali? Be penso che in tutto ci voglia buon senso e capisco che magari una ragazzina può non "arrivarci" a sapere cosa regalare ad una persone col doppio dei suoi anni ma le altre? Giusto per par condicio dico che le cagate le ho regalate anche io! Un anno ho regalato un tremendo paraspifferi (!!!) a forma di cane ed un altro un set di carta da lettere. E a distanza di anni mi vergogno ancora...
Il famoso bagnoschiuma + shampoo non lo regala più nessuno ed invece, sopratutto a chi fa sport, è sempre così comodo! Fare un regalo è una cosa impegnativa: si tratta (forse) di cercare di regalare qualcosa che possa far piacere all'altra persona e invece spesso si finisce col prendere la prima cagata che ci passa sotto mano. 
Un anno che ho particolarmente apprezzatto a pallavolo è stato, sotto questo punto di vista, l'esperienza Carnago. Diciamo che io ero la pecora nera, mal sopportata dallo zoccolo duro della squadra e non avevo la minima idea di cosa regalare a molte di quelle che reputavo grandissime str... Fortunatamente non so a chi venne in mente di evitare di farci il regalo e di donare una somma ad un'associazione. Perfetto. 
Anche perchè il problema di un regalo è anche poi dover fingere di aver ricevuto qualcosa di bello quando appunto ti rigiri tra le mani una cosa che mai ti saresti sognata di comprare per te.
Dite che insomma un regalo è un regalo e si dovrebbe solo pensare al gesto?
Be io non sono proprio di questo parere, per tanti motivi, uno dei quali è: perchè spendere male i soldi quando, con un minimo di impegno, si potrebbe azzeccare i gusti dell'altro?
Voi dite che magari uno proprio non ci arriva e che se regala una cosa è perchè pensa che quella sia la cosa che davvero potrebbe piacere?
Io trovo che certe cose imposte perdano di senso proprio perchè sono imposte. 
regalare v. tr. [prob. dallo spagn. regalar; v. regalo]. – Dare liberalmente, senza compenso o altra contropartita e con intenzione amichevole o affettuosa, cosa che è, o si ritiene, utile o gradita a una persona.
Il regalo di squadra per me è quindi sempre stato una cosa insensata. Perchè regalare a qualcuno che magari non sopporto qualcosa? IPOCRISIA allo stato puro e infatti questo rito si è dovuto "rispettare" in tutti quei contesti falsi in cui la gente non ti salutava o non usciva mai a mangiare con te però a Natale...scambio dei regali e cena insieme.
La cosa bella di non giocare più è anche questo: evitare cene inutili con persone insignificanti scambiandosi regali osceni facendo pure finta che ci abbiano fatto piacere. Perchè si tratta di una recita obbligata a cui sono felice di non dover partecipare più.
Per quanto voi: mancano solo 9 giorni e forse meno a molte delle vostre cene di gruppo. Cosa dirvi: in bocca al lupo, come non vi invidio ;-)
















4 commenti:

  1. ah come sei acida oggi!!!! :) ihihihihihihih!!

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    1. Perchè acida?
      Una canzone faceva: "la verità ti fa male lo so" ;-)

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    2. "malmistusa" sarebbe il termine giusto. E' vero quello che scrivi, ma lo hai rappresentato come un terribile male. A volte il Natale è l'occasione per riconciliare rapporti difficili, no?

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    3. il Natale non dovrebbe essere un'occasione perchè è solo un giorno dei 365 di un anno in cui per me non è che se uno sta seduto accanto...magicamente dimentico quanto è stato stronzo gli altri 364. Ho giocato con persone che quando entravo in palestra non mi salutavano però...sono stata obbligata a fare la cena di Natale insieme, guardando quelle facce insulse stare attaccate al cellulare tutta sera. Ah però lo spirito natalizio e l'ipocrisia imperante erano preservati ;-)
      essere acida o malmostosa non è mai stato un problema anche perchè purtroppo è il risultato di dire la verità. Sicuramente sarebbe più facile fare la faccia di culo ma io mi sentirei peggio. Risulterei più simpatica? Lo metterò nei buoni propositi dell'anno prossimo :-)

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