Ciao,
quest'oggi si può anche definire, per me, il day after.
Chi mi conosce sa da quanto tempo ero in sbattimento per questo "traguardo" temporale. E' vero che una volta compiuti i 18 tutti gli altri anni sembrano uguali... ed è vero anche che con i 18 anni ed un giorno non è cambiato fondalmentalmente nulla (se non che potevo votare, donare il sangue e guidare). Ma è anche vero che insomma ci sono delle tappe nella vita che si sentono più di altre. E questa per me era una di quelle.
Cosa cambia passare dagli enti agli enta? Niente certo.
Anche se iniziando a riguardare le foto mi accorgo proprio del tempo che passa e questa cosa, ammetto, mi mette dell'ansia. Non tanto in termini estetici, di rughe e di compattezza della pelle (anche se insomma il fisico dei venti era tutta altra roba :-D) quanto in termini di tempo vitale.
Per evitare di immergermi in
elucubrazioni pesanti e filosofiche, ci tengo a raccontarvi invece
la mia serata di ieri.
Avevo fissato una visita alle 19.25. Essendo dietro casa pensavo che per le 20 sarei stata con le gambe sotto al tavolo coi miei ed invece...una fila enorme. Alle 20.20 avevo ancora tre persone davanti e gli ospiti a casa affamati.
Ufficialmente avrebbero dovuto aspettarmi a casa i miei consanguinei mamy papy e Stefy, la Titti e Gabry. Speravo nella Vale/Pucci anche se il fatto che non mi avesse scritto neanche un messaggino di auguri mi aveva insospettito un po'!
Abbandono la visita spostandola di una settimana e corro a casa cercando l'auto della Pucci nel parcheggio: nada.
Salgo le scale un filo delusa pensando a