Consigliato a chi piaccioni i film alla Tim Burton. E...a chi ama i colori pastello :-)
Trama:
In un futuro ormai prossimo, la gente è stipata nelle città sempre più anziani e sempre più soli. Valori e sentimenti sembrano essere scomparsi e i giorni diventano un peso troppo grande da sopportare in un mondo sempre più grigio e apparentemente senza speranza. Ma a tutto c'è un (estremo) rimedio e nella casetta nascosta tra i grattacieli c'è la bottega della famiglia Tuvache, che ha una soluzione per tutti: veleno, corda per
impiccarsi, katana, peso da legarsi al piede...un vero business che dura da secoli.
L'attività famigliare va a gonfie vele visto che suicidarsi in pubblico non è più possibile (e le persone devono ricorrere alla soluzione fai da te, casalinga) ma quando nasce Alen, qualcosa cambia: la sua felicità è (quasi) un ostacolo ai loro affari e al desiderio mondiale di farla finita.
Riuscirà il ragazzino a ridare speranza alle persone? Una crepes potrà essere un ulteriore aiuto?
Mie considerazioni:
L'idea era molto forte, provocatoria ed originale ma...svilupparla era un arduo compito (che secondo me non sono riusciti a rendere al meglio). Il finale è scontato ma dopotutto trovare una fine diversa sarebbe stato quasi impossibile.
Molta parte della pellicola è cantata a mò di musical con un effetto tra il delirante e l'esasperante.
Alcune scene sono fastidiose, sopratutto pensando che già nella nostra attuale realtà i suicidi sono una piaga in costante aumento.
Rimane in testa il sorriso (a volte forzato) di Alen, un bambino felice di essere al mondo. Sorriso che a volte irrita perchè ormai quasi tutti siamo più impegnati a lamentarci e a stare con le facce imbruttite che a prendere il bello che la vita ci da.
Ammetto che ho faticato ad arrivare alla fine del film e che molti se ne sono andati durante la proiezione.
10% piacere, 90% delusione.
Pensando poi che era destinato ad un pubblico giovane...be io non porterei mai mio figlio, mio nipote o un minorenne a vedere una cosa del genere, penso possa essere frainteso e di cattiva ispirazione.
Pensando poi che era destinato ad un pubblico giovane...be io non porterei mai mio figlio, mio nipote o un minorenne a vedere una cosa del genere, penso possa essere frainteso e di cattiva ispirazione.
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film - cartone animato - colori - suicidio - valoro - sorriso - speranza - idea - coraggio - attualità - pellicola - cinema - tv - famiglia.
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