GOSSOLENGO: regina indiscussa di tutto il campionato. Solo due le sconfitte in questo campionato, sempre contro Fiorenzuola, una delle quali avvenuta a promozione già in tasca. Squadra completa e coperta egregiamente in tutti i ruoli. Promozione meritata. Un BRAVA a Jenny Arnoldi (compagna di tornei estivi) per il suo ennesimo successo. VENNI, VIDI, VINSI.
FIORENZUOLA: Fino alla ventesima partita è rimasta in scia di Gossolengo poi…ha ceduto il passo. Il suo secondo posto non è praticamente mai stato messo in discussione. Il suo piazzamento finale vale i play off e siccome è stata la seconda migliore seconda (scusate il giro di parole) dei 3 gironi (A-B-C) passa direttamente alla seconda fase con Casale (migliore 2° – girone A) e a discapito di Verona (girone C). Ad un certo punto della stagione sembravano non essere più in grado di vincere, ma il cambio di allenatore sembra aver rimesso in riga le piacentine. Vulnerabili in ricezione ma forti in difesa, vediamo come ne usciranno dal “terno al lotto” playoff. Certo l’obiettivo di inizio stagione era quello si passare direttamente ma anche adesso hanno una bella occasione per provare il passaggio di categoria. SPESSO LE GRANDI IMPRESE NASCONO DA PICCOLE OPPORTUNITA’.
LODI: Dopo una stagione dove a contendersi il terzo posto utile ai play off sono state per mesi Gropello e Garlasco, ecco che all’ultima giornata di campionato spunta LODI. Mai stata nelle prime 3 (neppure una volta in tutto l’anno), con 25 punti fatti sui 27 disponibili nelle ultime 9 partite si va a prendere quello che ormai sembrava solo un miraggio. A circa metà anno è stata cambiata la banda: esonerata Rocci (non so se per scelta societaria o sua) è stata integrata Gloria Massari e a quanto pare…cambio azzeccato! Molto forti a muro, sfruttano al meglio la loro particolare palestra (lunga e stretta). Se non ci fosse stato il suicidio di Gropello però forse sarebbe stata una stagione fallimentare. Mai detto fu più azzeccato: TRA I DUE LITIGANTI IL TERZO GODE.
GROPELLO: la vera sorpresa della stagione. Purtroppo in senso negativo. Sono state tra le prime tre in classifica per tutto l’anno tranne che
nella 21 giornata, dove era stata superata da Garlasco, e nell’ultima giornata dove è stata raggiunta da Lodi (il quale, per una partita vinta in più, si è portata a casa i Play Off). Si è dimostrata squadra troppo incostante e poco solida (lo dimostrano le nette sconfitte contro Carpi, Sassuolo, Vigevano e Vignola ). Una squadra con i suoi obiettivi non può permettersi questi errori. Avevano iniziato l’anno in grande, la squadra fisicamente sembrava la più forte ma a mio avviso hanno pagato alcune scelte sbagliate in ruoli (troppo) delicati. CHI è CAUSA DEL SUO MAL... PIANGA SE STESSO.
VIGEVANO: Umili PEONES ed un campionato al di sopra delle aspettative. Qualche partita dove siamo state inguardabili c’è sicuramente stata (Pro Patria-Vignola-Gramsci-Grissinbon), ma si ricordano anche molte partite dove con cuore e sacrificio siamo riuscite ad andare oltre quelli che erano i nostri (evidenti) limiti. Nel girone di ritorno nessuna sconfitta in casa e nel girone di andata sconfitte in casa solo dal terzetto GOSSOLENGO-FIORENZUOLA-LODI. CASA DOLCE CASA.
GRAMSCI REGGIO EMILIA: Squadra che ha iniziato male ma che, verso metà campionato, ha inserito Bonfiglio, pedina che portato equilibrio e punti rivelandosi acquisto azzeccato. Ha navigato in acque tranquille per la maggior parte del campionato togliendosi anche delle belle soddisfazioni come la vittoria a Fiorenzuola, Lodi e contro Garlasco. OUTSIDER AD UN PASSO DAL SOGNO.
GARLASCO: Sui giornali Pavesi raccontavano di un Garlasco che puntava alla salvezza ma a parer mio, quando in B2 hai nel tuo organico giocatori come D’Ettorre, Cozzi ma soprattutto Bocca, non puoi puntare alla salvezza. Campionato sempre nella zona medio alta. Hanno lasciato punti in giro quando Bocca non ha giocato o quando ha giocato sotto ai suoi standard e sono proprio questi punti che hanno fatto si che fossero escluse dalla corsa ai play off. Le ultime partite sono state una girandola di cambi. BOCCA DIPENDENTI.
SEVESO: Se non avesse mollato nelle ultime giornate (lasciando spazio a chi ha giocato meno) probabilmente avrebbe guadagnato qualcosa in più in classifica. Ha iniziato male perché la palleggiatrice Bianchi era out per un infortunio ad un dito. Una volta trovato il giusto assetto, si sono posizionate nel gruppone di mezzo e lì sono rimaste fino alla fine. Anche per loro grandi prestazioni tra le mura amiche. PIGLIA IL MEZZO DELLA VIA E NON CADRAI
PRO PATRIA: Una neo promossa che per l’occasione ha “riportato a casa” GAIA AQUINO. La capitana ha guidato le sue giovani figliastre ad una salvezza inizialmente sperata, durante l’anno voluta e (nonostante moltissimi problemi fisici che hanno tenuto fuori anche per mesi molte giocatrici) a due giornate dalla fine del campionato finalmente raggiunta. Il covo della Pro è stato da noi (me) definito LA PALESTRA CON L’ITTERO...perché con quella luce gialla non si vede niente (infatti noi non abbiamo visto palla J). Ottimo risultato per loro e per la pallavolo milanese. LA FATICA NON è MAI SPRECATA. SOFFRI MA SOGNI.
SASSUOLO: Rimane pericolosamente invischiato nella lotta alla salvezza fino alla 19 giornata quando mette la freccia e pian piano si porta ad una distanza di sicurezza tale che gli consente di finire il suo campionato con 9 punti dalla quart’ultima! Ottimo risultato per questa giovanissima squadra che all’inizio faticava a costruire gioco e al ritorno ha visto sbocciare il frutto del suo lavoro. Sembravano tra le designate alla retrocessione e la loro salvezza equivale quasi ad una bella vittoria. PROPRIO QUANDO PENSI DI ESSERE ANDATO IL PIU’ LONTANO POSSIBILE, SCOPRI CHE PUOI SPINGERTI ANCORA OLTRE.
VIGNOLA: Non conosco quasi nulla di queste ragazze e di questa società quindi come per altre squadre non posso dire la mia poiché le ho viste all’opera solo contro di noi. E ci hanno anche battute con la loro difesa a tuttotondo e le loro pallette infingarde! LA SCONFITTA NON È IL PEGGIOR FALLIMENTO. NON AVER TENTATO È IL PEGGIOR FALLIMENTO.
VALPALA: Neopromossa, si presenta al campionato con lo stesso organico che l’anno prima aveva vinto la serie C. Partenza con il botto, ha finito il girone di andata con 18 punti (9° posizione in classifica) e non è riuscita a ripetersi in quello di ritorno riuscendo a fare solo 5 punti! Non conosco le cause di questo loro lasciarsi andare però mi rimane negli occhi il loro palazzotto, tra i più belli di quest’anno. PARTITO IN TROMBA, ARRIVATO IN TROMBETTA.
CARPI: Non conosco le ragazze che giocano a Carpi. Non conosco gli obiettivi che aveva questa società all’inizio dell’anno, posso dire però che vedendo il loro palazzetto e vedendo anche le loro individualità (per quello che posso aver visto nelle due gare contro di noi) non avrei mai pensato che arrivassero al penultimo posto. LE GRANDI ASPETTATIVE SONO IL PRELUDIO DELLE GRANDI DELUSIONI.
GRISSINBON REGGIO EMILIA: squadra con la divisa più bella del campionato (anche se era totalmente in sintetico). Solo 3 giocatrici su 13 sono nate prima del 1990 quindi formazione giovanissima che è riuscita a fare punti con Vigevano, Meda e Gramsci ma non è riuscita ad essere costante con le dirette avversarie per la salvezza. L’ARTE DI VINCERE SI IMPARA DALLE SCONFITTE.
Una volta di più si è visto come la differenza, a questo livello, la facciano battuta e ricezione. Le squadre che sono riuscite ad ottenere buoni livelli in quei fondamentali sono state quelle che hanno prevalso.
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