venerdì 26 aprile 2013

Ci vediamo domani - recensione film

Consigliato a chi piace Brignano e a chi...solitamente si fa abbindolare dai trailer (anche questa volta si potrebbe rivelare un bello specchietto per le allodole)

dal film www.screenweek.it
Trama:
Marcello si affida ad un usuraio per avere i soldi per rilevare un ristorante di suo interesse. Una volta pagato il ristoratore questo...fa come se niente fosse successo e si tiene il locale senza ridare i soldi ricevuti. Marcello così si fa prestare altri soldi, mettendo di mezzo anche l'anziana nonna, per aprire un'attività che pensa lo porterà al successo: un'agenzia di pompe funebri nel paese con i cittadini più vecchi d'Italia. Solo che gli abitanti sembrano voler infrangere il limite del tempo e sono arzilli più del giovane "imprenditore". Ad un passo dalla crisi senza fine, sarà però
proprio un vecchietto a risollevare le sue sorti in un modo decisamente inaspettato...

Mie considerazioni:
Primo tempo noioso, cupo e sconclusionato. Secondo tempo lievemente migliore ma la somma dei due fa un'insufficenza piena. Brignano monta su la parlata da romanaccio, interpretando un uomo sfigato ed infantile, incapace di tenere in piedi la sua famiglia e di mantenere l'unica figlia che ha. Porta quasi alla morte la povera nonna che l'ha cresciuto, accollandole dei debiti che sapeva fin dall'inizio non sarebbe mai stato capace di estinguere. Si cimenta in "affari" che sono solo l'esempio di come la disperazione sia alimentata anche da poca lucidità mentale e non ha mai una svolta: mai veramente simpatico, mai veramente moralizzante. Ogni tanto Brignano parte con delle sporadiche arringhe contro il sistema ma stona nella modalità (sembrano battute infilate a mo di spot politici).
Uno dei personaggi del film è interpretato da Burt Young, cliccate sul nome per capire chi è. Sarà stato un attore famoso ma qui con la barba sembra non cambi mai espressione e mi chiedo la motivazione della sua scelta che, a mio avviso, non ha aggiunto alcun valore alla pellicola.
Per dire che la cosa più sorprendente del film è stato vedere Ricky Tognazzi senza pizzetto...
Delusione.

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