Chichibio e la gru - Decameron di Boccaccio

Ciao!

qualche mese fa avevo scritto in merito a due novelle di Boccaccio contenute nel Decameron: Lo stalliere del re Agilulfo e La badessa e le brache ma...mi ero dimenticata della più divertente!

Ergo per cui eccomi qui a rifarmi subito e a "regalarvi" una storiella che potrete usare per intrattenere parenti e amici!

Qui sotto il mio "riassunto" per chi volesse invece leggere il testo originale: Chichibio e la gru

Un giorno Corrado Gianfigliazzi andò a caccia e tornò a casa con una gru che diede al suo cuoco Chichibio da cucinare per la sera, quando avrebbe avuto ospiti. Chichibio dedicò tutto il pomeriggio alla cottura dell'animale e lo cucinò così bene che il suo profumo fece venire l'acquolina in bocca anche alla sua amata Brunetta che passava vicino alla casa del padrone. La ragazza, forte del suo ascendente su Chichibio, gli chiese di assaggiare una coscia dell'animale ma il cuoco non voleva rovinare il piatto del suo signore. Di fronte però al ricatto della donna (o mi fai assaggiare questo piattino o io non sarò mai il tuo bocconcino) Chichibio cedette e la sera portò in tavola l'animale...con una zampa sola! Corrado se ne accorse subito e chiese spiegazioni al cuoco che, davanti a tutti i commensali, rispose al padrone che era normale perchè le gru...avevano una gamba sola! Per non creare altro imbarazzo durante la cena, Corrado fece buon viso a cattivo gioco ma disse al cuoco che l'indomani avrebbe voluto andare con lui a vedere com'erano fatte veramente le gru. In prossimità di uno stagno ne videro ben 12, una in fila all'altra e tutte...su una gamba sola. Chichibiò stava già cantando vittoria quando Corrado, improssivamente, si mise a gridare: "ho-ho!" al che tutte le gru scapparono via. Su due zampe! I due uomini si guardarono e Corrado disse a Chichibio : "...quindi furbetto?". Il cuoco allora gli rispose prontamente :"beh ma voi ieri non avete gridato! Se l'aveste fatto sarebbe comparsa anche l'altra zampa!". Corrado rimase così sorpreso dalla risposta di Chichibio che al posto di arrabbiarsi scoppiò in una risata che li riappacificò.