E qui ci vorrebbe proprio un sottotitolo: LE PARTITE CHE TI GASANO
Arriviamo in quel di Meda con la neve.
Orario di inizio della partita fissato alle 18:45.
L'accoglienza è delle migliori: caldo tepore negli spogliatoi e gentilezza infinita di un genitore avversario che ci offre caffè e merenda, a tutte quante. GRAZIE ancora.
La magia si rompe quando mettiamo piede nel palazzetto: IL GELO - e sopratutto quando scopriamo che l'impianto del riscaldamento del campo di gioco è rotto e la temperatura non si alzerà nel corso della serata.
Mentre le nostre avversarie si presentano bardate di tutto punto, noi siamo lì che rabbrividiamo nelle nostre micro divise di poliestere.
E qui apro una piccola parentesi: ma che fine hanno fatto le vecchie care divise in caldo cotone? Mistero.
Al riconoscimento le arbitresse mettono subito le mani avanti dicendo che hanno misurato la temperatura ed è 16° quindi regolamentare.
Mi tocca aprire una nuova parentesi: vorrei capire chi è che ha fissato la temperatura limite in 10° e...PERCHE'?
Dico solo che gli spettatori sugli spalti NON si sono MAI tolti i loro giubbotti.
Ma ora passiamo alla gara.
Scendiamo in campo col sestetto titolare:
Mantegazza - Rossi
Valdieri - Stellin
Ganz - Arapi
Quatrale.
Mantegazza che praticamente non si è allenata per tutta settimana, si presenta con un bel 37,5° per voler essere fedele alla compagna che le ha fatto compagnia tutta settimana: la febbre.
La gara si fa subito intensa con le padrone di casa che si portano in vantaggio sul primo *tot (*time out tecnico) ma che vengono recuperate nel secondo. Dopo il 20 si assiste ad un incredibile punto-punto che ci vede giocare il primo parziale ai vantaggi. Siamo consapevoli di non essere la squadra migliore in questi momenti ed invece...sul 26-27 per noi fa il suo ingressso al servizio D'Angelo su Rossi ed è ace! Andiamo a vincere il primo set quasi tra l'incredulità di tutti 26 - 28!!!
Purtroppo nel secondo, causa una nostra poca incisività al servizio, Meda prende il largo facendosi forte di una ricezione molto positiva e di un gioco al centro che non riusciamo mai contrastare: 25 - 20 per loro.
Nel terzo la gara rinizia apertissima ed entriamo in campo cariche. Purtroppo dopo il 15 ci lasciamo andare e collezioniamo un filotto negativo in ricezione che ci blocca sul 19. Molli in battuta e insicure in rice, siamo velocemente vittime delle avversarie che non concedono nulla e appena possono ci puniscono nelle ricostruzioni mostrando maggior cattiveria in tutti i fondamentali. 25 - 19 per le padrone di casa.
Siamo scosse ma non abbattute.
Entriamo in campo nel quarto conscie che è il set decisivo per fare almeno un punto e smuovere la classifica. Ma sopratutto siamo consapevoli di avere davanti una squadra al nostro livello che potremmo mettere maggiormente in difficoltà solamente...sbagliando meno. Iniziamo ad essere più coraggiose al servizio, dove finalmente iniziano ad arrivare degli aces. Se a muro ci capiamo ancora poco, almeno siamo più lucide dietro dove tiriamo su qualche palla in più e in attacco troviamo in Caterina Valdieri la nostra trascinatrice che attacca ogni cosa e finalizza quasi tutto. Aggrappate a lei, siamo in vantaggio per tutto il set ma Meda non molla ed è sempre lì vicinissimo a massimo due punti. La tensione nel palazzetto è grande. Il pubblico di Meda sugli spalti inizia a rumoreggiare insofferente, le giocatrici dall'altra parte della rete iniziano pericolosamente a ripetersi di giocare unite e noi..speriamo che la nostra agguerrita mancina non vada in seconda linea :-).
Ancora una volta vengo stupita: dopo il 20 ci mostriamo più forti di quello che crediamo ed in un punteggio, ma sopratutto un momento, così delicato riusciamo ad evitare errori gratuiti e siamo finalmente concrete in tutti i fondamentali. Grimaldi, che fino ad allora era stata immarcabile,