Milano cambia.
Anni fa avevo letto che corso Buenos Aires era uno dei viali al mondo a più alta % di cambiamento di vetrine. E quindi di attività, negozi, lavoro, impiegati.Mi sembrava una cosa bella invece era sintomo di una difficoltà: tanti volevano affacciarsi su una delle nostre più famose arterie del turismo ma pochi ce la facevano a sopravvivere per anni.
Un negozio non è solo ciò che vende. Un ristorante non è solo ciò che cucina. Spesso non sono i negozi più belli ad attrarre la nostra attenzione, sono i suoi commessi, le sue pareti, quello che noi abbiamo vissuto con loro.
Mc che chiude è uno shock per molti adolescenti e...adolescenti che furono.
Era prima di tutto un luogo di ritrovo. Quando si usciva con gli amici, da piccoli, si diceva:
"Ci vediamo in Duomo".
-"Si ma dove?"
"Vicino a Mc in galleria!".
E così era entrato a far parte delle cose care e riconoscibili, nonchè rassicuranti, della nostra città.
A dire il vero, quando ero proprio una ragazzina, andare al Mc della Galleria era come
andare in gita in una città straniera: bisognava prendere la metro e farsi largo in uno dei posti più affollati e quindi potenzialmente pericolosi della città.
Leggende metropolitane parlavano di scippi e risse, in realtà era una vasca da grandi con gli amici. E a buon mercato. La reclame in cui la nonnina da la mancia al nipote per portare la fidanzatina al ristorante e poi gli sgancia solo 5 o 10€ quante volte l'abbiamo vissuta anche noi in prima persona? A contare le monetine per arrivare a permetterci un hamburger...comprare l'happy meal per scoprire la sorpresa...sbaciucchiare per la prima volta il nostro morosino...fare la stupidina con le amiche e qualche straniero.
Sarà come quando si torna dopo tanti anni nella prima casa dove si era vissuto. O come quando si passa davanti alla scuola in cui si andava alle medie. I palazzi ed i muri sono gli stessi eppure quanti strani cambiamenti? Che sensazione! Avete presente?
Pare che nei locali dove c'era Mc spunterà un (ennesimo) negozio di alta moda.
Sarà strano passare e vedere che non c'è più un luogo in cui, criticabile quanto si vuole (per la qualità dei cibi eccetera), abbiamo passato dei bei momenti.
Può sembrare assurdo parlare così di una catena di fastfood ma ripeto, a volte le cose assumono un significato ed un valore diverso dal loro mero utilizzo.
Per me era un posto pieno di ricordi ed in cui poter comprare una bottiglietta d'acqua senza svenarsi.
Spero almeno che le persone che lavoravano lì non vedranno svanire il loro contratto insieme alle insegne del vecchio Mc.
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