Quando mi chiedono: "ma due conigli cosa ti danno?"

Ciao,
questa domanda me l'hanno fatta in molti nel corso del tempo. Me la facevano già quando vivevo coi miei e da una sola cocorita ero arrivata ad averne tre-di-ci.

La domanda era sempre lì. Non uno che si interessasse alla nascita, all'alimentazione, al comportamento dei miei volatili ma solo domande inerenti l'aspetto "fastidioso" dell'avere in casa un pappagallo: piume e semini in giro, continuo cicip e ciciop, sudditanza psicologica, regolamentazione della luce forzata e così via.

Ora la cosa si ripropone. Appena dico a qualcuno che ho due conigli mi sento rispondere: "ma cosa ti danno?".

Questa domanda mi frastorna. Giuro, fra-stor-na. E tra poco vi spiego il perchè.

Il fatto è che il 90% delle persone che mi fa questa domanda ha un cane o un gatto. E purtroppo spesso si sente parte di una razza superiore autodefinita coluicheamaglianimali. E ti guarda come se fosse un merito, un vanto, avere un cane o un gatto. Certo ora non vorrei cadere nel noiosissimo errore di generalizzare i possessori di cani/gatti ma sono qui a parlarvi della mia esperienza personale.

Quando racconto che ho delle cocorite, ora sono quattro, mi si prospettano queste situazioni:

• o mi dicono: che schifo i volatili, mi fanno senso le loro zampette e poi...ma cosa ti danno?
• o mi dicono: non sopporto vedere i volatili in gabbia

Quindi nel primo caso schifano bellamente qualcosa di tuo. Che poi dico...schifano. Un animale può piacere o meno ma parlare di schifo mi sembra comunque assurdo.

Nel secondo caso ti fanno passare come per un novello bracconiere, un tarpatore di ali, un tiranno che induce un essere libero alla galera. E non sapete quanto siano frequenti questi incontri. Persone che appena faccio accenno ai miei pennuti mi dicono: "io non sopporterei mai di vedere un animale in gabbia" come davvero tu fossi un carnefice che si diverte a rinchiudere colorate bestioline in gabbiette con le altalene.

Ammetto che mi faccio sempre qualche domanda. Guardo il mio Coco o la mia Rita e mi chiedo se stanno così male, se mi vedono come colei che li ha privati di sogni e speranze ed effettivamente mi si stringe il cuore. Penso ai grandi voli che i loro progenitori preistorici si saranno fatti e mi sento cattivacattiva ma ora liberarli nella natura di Milano sarebbe un gesto ancora più crudele, no?

Per ora passo serenamente i miei giorni coi miei cocoriti che vengono presi in giro dai più perchè non stanno mai zitti, perchè vogliono il buio dopo le 18 e il silenzio dopo le 21 e mi mette allegria vedere che si rincorrono, che si addormentano sull'altalena e che quando vedono l'insalata danno beccate di felicità.

Poi sono arrivati i conigli anzi, le coniglie Megalogialos ed Afef.

Erano due batuffoline in mezzo ad un parco delle giostre. Vicine allora come oggi. Inseparabili. Che strano caso, no? Proprio come il nome di un tipo di pappagalli!

Tenere sono tenere. Almeno adesso quando qualcuno me le vede non dice più "che schifo!" ma la domanda del titolo viene comunque fuori: "carine si ma...cosa ti danno due conigli?".

Mega salta. E ama quando Affi le liscia il pelo. E' golosa di catalogna e carote (per non parlare delle banane...) ed è morbidissimissima. Detto questo però non ama stare in braccio, è uno spirito libero che sgomma sul pavimento quando la becco fare qualcosa che non deve. E' curiosa ma pigra. Può essere? Si dovreste vederla! Insomma, a parte il fatto delle coccole, sembra me :-)

Affi è tenera ma allo stesso tempo implacabile. Quando trova qualcosa da mordere (e lo trova) non lo molla più. E' golosa, ma golosa..! E qui assomiglia tanto alla nonna Angela (ahahahah). Si venderebbe per un crocchino. Si fa prendere in braccio e sta anche tranquilla ma si sente più a suo agio per terra. Se ti sdrai ti da anche i bacini. E potrebbe dartene per interi quarti d'ora.

Cosa mi danno? Che strana domanda. Una persona è liberissima di considerarmi una "carnefice" perchè anche loro sono animali che si è abituati a vedere in natura e non tra le quattro mura ma quella domanda mi "suscita" una riflessione.

Sono consapevole che un cocorito o un coniglio non mi verranno mai incontro quando entrerò in casa.

Sono consapevole che non mi cercheranno per giocare e che non verranno mai sul letto con me mentre guardo la tv a farsi fare i grattini.

Con questo mi piacciono lo stesso. Mi rallegrano coi loro colori e con la loro incessante capacità di berciare per tutto il giorno. E quando vedo le mie conigliette fare i salti di gioia per casa mi sento davvero contenta.

Non potrò mai portarli fuori al guinzaglio e farmi bella per i complimenti che sconosciuti o conoscenti gli rivolgeranno ma non mi pongo il problema di cosa mi danno perchè fondalmentalmente mi rendono felice solo a guardarle.

E' vero che nel mondo è usanza comune sminuire le "cose" degli altri ma quando vi verrà voglia di chiedere a qualcuno che ha un animale diverso dal vostro che cosa gli darà mai...pensate solamente che non esiste un animale migliore o peggiore. E che chiedendo un "riscontro" in termini di affetto non è che farete troppa bella figura.

Ma dopotutto la vita è così in tutto, no? Sembrano avere valore ed interesse solo le persone e le cose che danno un qualche ritorno (emotivo, economico, fisico).

Triste prospettiva per animali malati, anziani soli, amici indebitati. Dopotutto: che cosa ti danno?

Ps

questo post era di un anno fa. Lo ripropongo con un aggiornamento: le mie due coniglie hanno iniziato a venirmi incontro quando entro in casa. Accidenti ora mi toccherà volergli ancora più bene :-D