Trama:
Mattia sta per trasferirsi a Madrid per motivi di lavoro e la sua famiglia gli organizza una cena di "addio".
Tutto va per il meglio fino a quando il protagonista non scopre che il suo amore gli ha fatto una sorpresa e sta per piombare a casa sua per conoscere finalmente i suoi genitori. Peccato che...sia un uomo!
Mattia si trova così di fronte ad un bivio: dire al moroso che non ha mai ammesso la sua omosessualità in famiglia o affrontare insieme ai suoi genitori questo argomento.
Farà di tutto per boicottare l'arrivo del fidanzato alla cena per paura di perdere l'amore dei suoi cari e alla fine...
Ma che bel film!
Spensierato, allegro, divertente e anche impegnato. Possibile tutto in una pellicola?
Si.
Il cast è davvero ottimo. La mamma è impersonata da una fantastica Monica Guerritore sull'orlo di una crisi di nervi. Molto bravo anche il protagonista Josafat Vagni ma il più simpatico è decisamente Francesco Montanari.
La storia scorre bene tra
flash back e ritorni al "presente" ma sopratutto non è retorica ne macchiettistica.
Non ci sono mai scene eccentriche ma solo tanta voglia di accettazione. Il "messaggio" è universale e non solo per gay lesbiche o trans: per stare bene nella vita con gli altri prima di tutto bisogna stare bene con sè stessi. Evidentemente una cosa difficile se il mondo è pieno di depressi, alcolizzati, drogati (e decisamente non tutti omosessuali!).
Ve lo consiglio perchè fa sorridere trattando un argomento che tutt'oggi è doloroso per molte persone e perchè l'argomento viene trattato mettendo in luce il fatto che nella vita si può incontrare la sofferenza ed è inutile farsene carico prima del necessario. Delle volte si ha paura per delle cose che se affrontate con orgoglio si scopriranno magari essere infondate.
Voto 7
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