Ciao!
Tra meno di una settimana sarà Capodanno.
Sono pazza?
No! Sono seria! Il primo Settembre inizia l'ALTROCAPODANNO ovvero l'inizio dell'anno per due "categorie" della popolazione: studenti e sportivi. I Giovani!!!
Come per il vero Capodanno, anche questo porta scompiglio nella vita di queste persone. Prendete uno sportivo base che gioca a pallavolo.
Dopo alcuni mesi di (più totale) inattività, si appresta ad iniziare un nuovo anno che per lui/lei sarà una vera incognita. Ad ogni nuovo inizio spesso corrisponde una squadra nuova o quantomeno qualche nuovo compagno. Questo implica un nuovo inizio in tutti i sensi. Non si può dare per scontato il passato ma bisogna necessariamente rimettersi in gioco sia tecnicamente che personalmente.
Quasi sempre, comunque, è una fonte di stress :-)
L'altrocapodanno inizia appena dopo le vacanze estive in cui si è, presumibilmente, staccato la testa da tutto e tutti.
E inizia forte! Subito al lavoro ed in palestra, non si ha neanche il tempo di rimpiangere le vacanze appena finite.
Ci si trova chiusi per otto ore in ufficio e poi? In palestra a sudare mentre nella mente scorre una sola domanda...
Sopratutto con l'avanzare dell'età si presenta sempre più spesso un pulsante interrogativo.
Quando si inizia ad avere un lavoro fisso, la sveglia all'alba, una casa da mantenere, magari anche una famiglia...ciò che si sceglie di fare nel tempo libero diventa di un'importanza vitale. Perchè poi noi, a differenza degli studenti, non avremo tre mesi di vacanza finito l'altrocapodanno per riprenderci. No. Le nostre scelte si ripercuoteranno su ogni giorno dei nove mesi futuri. E anche oltre.
Come un parto, delicatissimo.
E' così che l'altrocapodanno è un periodo davvero intenso, sia fisicamente che psicologicamente.
Il nostro corpo subirà un lento processo di risveglio muscolare che ci porterà ad avere male in ogni dove.
La nostra mente registrerà la novità dei nuovi impegni inderogabili e entrerà nell'ottica del tot sere a settimana libere.
Si avvieranno calcoli di weekend liberi e festività per organizzare in tempo gli spicchi di libertà concessi.
E poi incontreremo, perchè sicuramente capiterà, un amico che ha smesso o un parente che ti chiederà: "ma chi te lo fa fare?" con quell'aria accondiscendente come se chi ci avesse posto la domanda avesse ora trovato la pace dei sensi o la formula del divertimento garantito.
Sarà in quel momento che ce lo chiederemo anche noi, una volta di più,: "ma chi me lo fa fare?".
Il fatto è che la fatica, i ritmi ma sopratutto la passione ti faranno dimenticare in fretta quella domanda e sinceramente sono felice di iniziare un nuovo altrocapodanno.
Per me la pallavolo, il mio sport, è una scelta importante che sicuramente mi costa fatica e sacrificio ma che mi regala anche tante belle cose. Ma sopratutto che ancora mi diverte. Dopotutto è un gioco, no?
Buon altrocapodanno a tutti coloro i quali si apprestano a viverne ancora uno nuovo.
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