Era il 1996 e io avevo finito la terza media. Come tesina avevo portato "La storia dello sport", un titolo impegnativo per una ragazzina di 13 anni ma quando si è così piccoli ci sembra di essere in grado di fare tutto :-D
Per tracciare una sorta di storia non potevo che partire dall'antichità e scoprii così tante belle cose inerenti alle Olimpiadi e alle loro origini che dedicai particolare attenzione poi anche a quelle moderne. Con un grande sogno nel cassetto: quello di parteciparvi in prima persona un giorno. La cosa bella è che non mi immaginavo in uno sport particolare ma...mi sarebbe piaciuto presentarmi in una disciplina qualsiasi! Insomma facevo già mio uno dei noti principi di De Coubertin: "l'importante non è vincere ma partecipare". Anche se ogni vero sportivo potrebbe trovarlo alquanto discutibile...
Insomma partecipare alle olimpiadi era il mio sogno.
La storia poi ci dice com'è andata...sedici anni dopo sono ancora qui a fremere per l'inizio delle nuove olimpiadi a cui io non parteciperò come atleta ma come tifosa, cercando di non perdermi neanche una gara.
Perchè le Olimpiadi per me sono un qualcosa di particolare, l'evento che incarna meglio lo spirito sportivo: gente proveniente da tutte le parti del mondo che si sfida nella gara che gli piace di più davanti ad un pubblico che li aspetta per ben quattro anni. Un arco di tempo lunghissimo già nella vita normale, figuratevi per un atleta.
Comunque, tornando indietro nel tempo, era un'estate calda e io stavo per affrontare il passaggio dalle scuole medie alle superiori.
Non avevo compiti, perchè a Settembre avrei iniziato un nuovo percorso scolastico, ed ero decisa a godermi quei giorni liberi il più possibile. Tanto da stare sveglia anche la notte!
Eh si perchè quell'anno era l'anno delle Olimpiadi di Atlanta!!! E col fatto del fuso orario mi trovavo a seguire i miei idoli ad orari assurdi.
Quell'estate scoprii e mi appassionai particolarmente alla scherma. Trillini e Vezzali arrivarono rispettivamente terza e seconda e vinsero poi la gara a squadre. Mi ricordo che piansi numerose lacrime di gioia per uno sport che
fino ad allora avevo visto solo nei cartoni animati.
Fu l'anno della vittoria della Nigeria nel calcio, la squadra in cui giocava un giovanissimo Kanu (ex giocatore dell'Inter). Quel ragazzo fu poi comprato dall'Inter ma non passò le visite mediche. Sembrava destinato ad interrompere la carriera a causa di gravi problemi cardiaci, invece fu operato e tornò a giocare per se ed il suo popolo.
Ma le olimpiadi sono belle sopratutto perchè ci sono tutti gli sport, non solo quelli più famosi e ricchi.
L'Italia salì sul gradino più alto del podio con Agostino Abbagnale e Davide Tizzano nel due di coppia del canottaggio. E la telecronaca di Giampiero Galeazzi se la ricordano ancora tutti :-)
Un'altra impresa di cui mi ricordo fu la vittoria di Paola Pezzo nella mountain bike, un pò perchè il telecronista ne parlava come della Anjelina Jolie delle due ruote...un pò perchè mi ricordo la sua fatica nel pedalare nel fango (e anche la sua tuta sporca di terra).
Qualcosa che mi mette ancora i brividi è il ricordo dell'esercizio agli anelli di Juri Chechi. Dal momento quasi comico in cui l'allenatore aiuta i ginnasti a raggiungere gli anelli, al momento decisivo in cui si capisce che l'atleta di turno sta per fare l'evoluzione che deciderà il suo futuro e allora tutti stanno zitti, tifosi e telecronisti e si aspetta il rumore dei piedi sulla pedana per riprendere fiato ed esultare (o sbuffare). Juri vinse e vinse alla grandissima, guardate questo link: Vola Jury, vola.
Poi fu la volta della grande gara, quella che tengono sempre per ultima e che vola via veloce come un soffio: la corsa. Quell'anno uno solo fu il grande protagonista e aveva il mio nome :-) Michael Johnson! La cosa comica è che una volta finita la gara e fatto il nuovo record del mondo pensavo solo a a quanto mi sarebbe piaciuto essere li per...cercare di intercettare la scarpetta dorata che aveva lanciato al pubblico!
E poi certo, fu la volta della pallavolo. Una di quelle delusioni che ti ci vogliono anni per dimenticare. Perdemmo in finale contro l'Olanda una partita che sembrò interminabile ed in cui non esisteva ancora il rally point system. Perdemmo al quinto e perdemmo ai vantaggi nonostante avessimo una squadra che era sembrata a tutti un'armata invincibile. Arrivammo pur sempre secondi ma come in ogni grande storia dello sport che si rispetti...si ricordano solo i vincitori.
Quest'anno sarà dura per me seguirle perchè sarò all'estero ma conto nella tecnologia e chissà, magari anche in voi! Andate a questo link a lasciare un vostro ricordo di qualche Olimpiade passata che vi è rimasto nel cuore o scrivetemi qualche flop o impresa di uno dei nostri azzurri. Ma sopratutto ricordate ancora una volta quanto sia bello essere e sentirsi italiani. Forza azzurri!!!
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