lunedì 2 aprile 2012

Esperimenti prima della pallavolo: vai col tempo!

Il primo sport che ho fatto è stato nuoto sincronizzato. E non sto scherzando!
Andavo alle elementari e la scuola ci aveva fatto fare delle lezioni di nuoto. Una delle insegnanti di nuoto insegnava anche quello sincronizzato e...perchè non provare?
Il sogno di mia madre era di avere una bambina tutta vestita di rosa che facesse qualche sport da bambina e non che sguazzasse nei prati con sempre in mano un pallone. Il nuoto sincronizzato fu l'occasione che aspettava.
Andavo qualche pomeriggio a settimana e mi piaceva anche. Le lezioni erano divertenti perchè si provavano gli esercizi sui tappeti elastici e poi in acqua. La cosa più spiacevole però erano i crampi: bisognava tenere tese le ditina dei piedi e questo ne comportava uno dietro l'altro.
C'era poi il "bellissimo" tappa-naso, oggetto indispensabile di una vera sincronette. Ogni tanto ce lo facevano togliere e lo buttavano in acqua così che affondasse e il nostro compito era quello di andarlo a recuperare sul fondale (i bimbi piccoli non amano mettere la testa sott'acqua).
Sono durata circa sei mesi, fino al saggio.
La cosa che non sopportavo erano
le vasche di riscaldamento. Tantissime e di tutti gli stili diversi. Quando arrivava la rana mi indispettivo (mi indispettivo già!) e mi rifiutavo di farla. Mi assegnavano mille vasche in più a stile e a dorso ma ero comunque riuscita nel mio intento. Solo che...il movimento delle gambe a rana è la base del nuoto sincronizzato o quasi...
Dicevo del saggio. Una roba imbarazzantissima. Ci avevano comprato dei costumi interi per l'evento. Erano neri e...avevano le coppe. Le coppe per il seno! Solo che io e le mie compagne avevamo si e no 10 anni ed eravamo piatte come tante belle tavolette da surf. Una roba tremenda da vedere!
Tra i capelli avevamo poi le famose "coccarde" di paillettes che per stare su...ricordo ancora il male!
La musica scelta per i nostri sguazzamenti era Rock around the clock, bella ritmata per...intrattenere il pubblico perchè sott'acqua si sente solo una specie di vum vum che non ha niente a che vedere con la melodia fuori! La cosa importante, ricordo, era saper tenere il tempo. Per ogni movimento ed esercizio c'era un tempo di svolgimento e la cosa difficile era contare giusto e contare tutte allo stesso modo.
Ma la cosa migliore è che a distanza di anni la ricordo come una cosa buffa che mi piaceva tantissimo. Ho anche qualche foto di quel giorno. Foto che non vedrete MAI :-)

2 commenti:

  1. .. anche io voglio le foto!! Non puoi LANCIARE IL SASSO E TOGLIERE LA MANO!!

    Foto! Foto! Foto!

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