Ho scoperto questo libro nella "famosa" lista dei 1000 libri da leggere prima di... ed è stata una vera scoperta.
Voto 6 e 1/2
Consigliato a chi: si sente l'unica persona al mondo senza le idee chiare
Traduzione ed introduzione a cura di Paolo Nori davvero piacevole e che invoglia alla lettura.
Scritto e pubblicato nel 1859.
Il protagonista è quell'Oblomov del titolo, un giovane possidente sui trent'anni che passa le sue giornate tra letto e divano, con un servo che ancora gli mette le scarpe e senza avere una minima idea del reale valore delle sue proprietà (e di chi si approfitta di lui).
E' un libro difficile perché la noia che vive il protagonista si riflette benissimo nelle pagine del libro che a volte sono davvero difficili da portare a termine. In totale sono 574 pagine e, come scrisse l'autore stesso, il primo capitolo si potrebbe benissimo saltare a piè pari.
I capitoli migliori sono gli ultimi due quando sembra che Olga, l'amata del protagonista, riesca a destarlo dal suo torpore e a farlo ritornare a vivere grazie al loro amore.
Eppure...finirà
in malo modo a dimostrazione di come i condizionamenti familiari e sociali a volte pesino più della volontà di cambiare.
Perchè è un libro attuale e perchè mi è piaciuto?
Perchè lo scrittore riesce a rendere in modo impeccabile quel sentimento di smarrimento e rassegnazione che colpisce le persone di fronte all'aggressività e all'inesplicabilità del reale.
Ieri come oggi ci si chiede l'utilità di noi stessi all'interno della società e spesso alcuni vedono solo due possibilità: o si mettono a servire o...si mettono in un angolo a non dare fastidio.
Evidentemente in ogni epoca le persone si sono fermate a pensare al loro futuro dubbiose ed incerte e l'unico suggerimento che da questo libro è quello di non arrendersi all'immobilismo.
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