Navigando ho trovato un dato inquietante sulle statistiche dei suicidi a Milano.
Non è recente ma è comunque utile per farsi un'idea.
"Il disagio è in continuo aumento. Nel 2007 a Milano s’erano verificati 95 suicidi, 50 dei quali per precipitazione, 18 per impiccagione/soffocamento, 8 per armi da fuoco o esplosivi".
Mi viene da riflettere su questo frequente fatto di "cronaca" poichè negli ultimi due giorni ci sono stati due tentativi di suicidio in metropolitana. Uno andato a "buon" fine e un altro sventato grazie alla prontezza del macchinista della metro che è riuscito a mandare all'aria il piano dell'aspirante suicida.
La metropolitana è il luogo per eccellenza dove un milanese (residente o di passaggio) decide di togliersi la vita. E...come mai?
Come mai un gesto così intimo - poichè manifestazione di un estremo disagio personale - in un luogo così pubblico?
Di modi per suicidarsi ce ne sono tantissimi e...tutti meno cruenti del farsi stritolare da un treno di una metropolitana che si sa che appena entra in banchina rallenta e se ha un buon macchinista che aziona il freno di emergenza rischia solo di farci un gran male e non di "finirci".
Il suicidio in metropolitana è un qualcosa di particolare. Credo che le persone che la scelgono hanno un duplice obiettivo: farla finita e...farlo in modo "notevole".
La rete metropolitana è quello che sono le vene per il nostro corpo. Ramificata sotto tutta la città, ci trasporta velocemente verso il luogo di interesse.
A Milano esistono tram, autobus, filobus, taxi e metropolitana. Per non parlare di auto, moto e biciclette per il trasporto personale.
La maggior parte delle persone che vanno a scuola o a lavorare usa la metropolitana per sfuggire dal caos dei mezzi che viaggiano in superficie. Sotto il livello stradale si affiancano migliaia di persone diversissime tutte unite dallo stesso stato: la fretta.
Una porta che fa fatica a chiudersi perchè ci sono troppe persone stipate all'interno del vagone già crea fastidio. Ogni tanto poi gli altoparlanti in metropolitana diffondono l'avviso