martedì 21 febbraio 2012

Un segno invisibile e mio - Aimee Bender

Titolo originale:

scritto nel 2000
236 pagine

Spiazzante.

Voto: 7

Questo libro si legge velocissimamente.
Sembra di passeggiare poco dietro Mona, la protagonista, e di vivere con lei questa (sua) vita sbiadita ma dalle emozioni forti.
E' fastidiosa quando racconta che è regina dell'arte di smettere le cose. Al posto di seguire una passione, appena trova qualcosa in cui va bene la tronca o come dice lei...semplicemente la smette.
Da cosa deriva questa apatia?
Deriva dalla paura della morte che è insita in ogni essere umano ma che si fa più forte quando qualcuno vicino a te rinuncia a vivere per...paura di morire. Che è ciò che farà suo padre e che condizionerà fortemente la sua vita di fragile adolescente.
Per il compleanno dei 20 anni si regalerà un'ascia (!) un regalo atipico ma che rimanda ad un episodio del suo passato. 
Le ultime 40 pagine del libro sono un vortice di emozioni. La tensione che riesce a creare la scrittrice è davvero intensa e riuscirà a stupire. 
Ammetto che a volte è stato difficile comprendere una persona dai comportamenti quasi autistici che rinuncia ad un rapporto con un ragazzo che le piace per chiudersi in bagno e mangiare una saponetta...ma fa tenerezza la sua voglia di andare oltre l'indifferenza che sembra avvolgere il mondo (e le persone) ogni giorno di più.

Mona, ventenne, viene chiamata per fare l'insegnante di matematica in una scuola elementare.
Amante dei numeri fin dall'infanzia, accoglie la proposta con entusiasmo e insegna la sua materia in modo alternativo riscuotendo ben presto successo nella classe. Le giornate sono belle dal lunedì al venerdì, quando va a scuola e viene circondata dall'entusiamo e dalla fantasia dei suoi giovani alunni. Il weekend le procura invece torpore, tensione e cattivi pensieri. Mona è insofferente per la misteriosa malattia che ha colpito il padre dieci anni prima e che lo ha fatto ingrigire sempre di più, togliendo forze e colore a tutta la famiglia. Ma che malattia ha colpito il padre? Perchè la moglie/mamma dice alla figlia di non dire a nessuno del disagio del genitore? Perchè nessuno nota la sofferenza sua e del suo papà? Queste ed altre domande si affollano e premono nella testa di una ragazza che, solo grazie all'amore di un uomo problematico come lei, riuscirà a capire che la vita è bella solo se libera dalla paura.

Original title:
An Invisible Sign of My Own


Written in 2000
236 pages


Unsettling.


Rating: 7
This book it's easy to read.
It seems to walk slightly behind Mona, the heroine, and to live this life together repetitive but by strong emotions.
She is annoying when tells she's the Queen of the art of stop things. Instead of following a passion, just find something that suits she...stops.
Ehy is she apathetic?
Stems from the fear of death that is inherent in every human being but that gets stronger when someone close to you live for waiver ... afraid of dying. That is what his father does and that condition her very fragile adolescent life.
For the birthday of 20 years she buy an hatchet (!) An unusual gift, but that refers to an episode from his past.
The final 40 pages of the book is a whirlwind of emotions. The tension that the writer manages to create is really intense and amaze.
I admit that sometimes it was difficult to understand a person with autistic behaviors that giving up a relationship with a guy who likes to close into the bathroom and eat a bar of soap ... but its' tendern her desire to go beyond the indifference that seems wrap the world (and people) every day.



 

2 commenti:

  1. Io che non sono proprio un'amnte della lettura devo dire che ... questo libro è molto bello! Si può leggere in treno, in metro e si legge velocemente!

    Spesso mentre lo si legge sembra di essere all'interno del libro. La scrittrice è davvero molto brava a far immedesimare i lettori in questa storia. Sembra di vivere le cose con la protagonista.

    Solo la fine mi ha lasiata un po' "così" nel senso che quando una storia ti piace e ti appassiona (e questo succede anche guardando un film) vorresti che andasse avanti, vorresti sapere che fine fanno i protagonisti etc etc quindi ad ogni finale manca sempre qualcosa.

    Consiglio: da leggere!

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  2. Bella recensione per un libro memorabile!

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