giovedì 9 febbraio 2012

Nuova saga da Hollywood: stop ai supereroi, via libera agli eroi comuni

E' di questa mattina la sconvolgente notizia che alcune tra le più famose major cinematografiche si sono messe all'opera per trasportare sul grande schermo le imprese di un nuovo tipo di super eroe: l'eroe di tutti i giorni.
Rumors dicono che il soggetto prescelto dagli studios sia di genere femminile, novità per il sistema che da anni propone agli spettatori modelli positivi di super eroi prevalentemente di sesso maschile.
Indiscrezioni dicono che, in seguito alle lamentele del pubblico che non si immedesimava abbastanza nei super eroi dai poteri sovrannaturali collocati in una realtà che non apparteneva al loro quotidiano, la scelta sia caduta su una figura molto più comune e quasi banale: una receptionist!
Anche in italiano sarà mantenuto il termine inglese della mansione poiché tradotto sarebbe suonato col poco "friendly" centralinista.
Il soggetto è già stato tratteggiato: giovane sulla trentina, fisico da donna che non rinuncia al cioccolatino e che dedica qualche serata allo sport, esperienza scolastica culminata con un inutile titolo universitario e curiosità spinta all'inverosimile. Doti che la fanno rientrare in un target di popolazione numerosissimo, finendo col
fondersi tra la moltitudine di persone simili a lei che ancora non hanno scoperto i propri, medesimi, quotidiani, super comuni poteri.
Il concetto di superpoteri logicamente subisce una radicale modifica. L'eroina non sarà vista sfrecciare sugli enormi schermi delle sale in preda a non si sa quali doti aerodinamiche ma la si vedrà destreggiare agilmente tra la folla per accaparrarsi il sedile migliore della metropolitana. Mossa a cui faranno attenzione le migliaia di persone che quotidianamente usano i mezzi per spostarsi.
Il clou della pellicola sarà logicamente la scrivania della sua reception che diventerà una sorta di finestra sul (suo) mondo lavorativo che rispecchierà in parte il mondo che ogni individuo si trova davanti durante la dose di ore prescritta dalla "legge".
La comune eroina non avrà quindi un potere particolare che la farà distinguere da chi la circonda ma una serie di competenze che le faranno assumere il nuovo ruolo di moderna tuttofare. Gli autori puntano su questo: in un mondo in cui la specializzazione la fa sempre più da padrone, arriva lei! Profilo comune unito a capacità uniche che aumentano il suo potere giorno dopo giorno.
Come per i migliori film di supereroi, anche questo la vedrà ostacolata da numerosi nemici che prenderanno le sembianze di colleghi dai sorrisi botulinici ripieni di anime aride ed invidiose. Comunissimi anche loro!
Lo scontro verterà anche sui loro visi che credono irradino titoli da 110 e lode e la sua capacità di resistenza quando i pluridecorati dottori le si presenteranno innanzi chiedendo a lei, umile prendi telefonate, come funziona la...macchina del caffè!
Si assisterà ad uno scontro non più basato su effetti speciali e prove fisiche ma su di un nuovo livello, quello degli atteggiamenti, fatto di inquadrature veloci a rincorrere sguardi di gelo, sbuffi e sorrisetti che condiscono una normale giornata lavorativa.
L'eroina si vedrà impegnata nelle prove più diverse ed il telefono, che doveva essere il suo fidato compagno, rivestirà un luogo simbolico eppure marginale.
Il ritmo sarà serrato: la protagonista sarà chiamata ad adempiere alle mansioni più diverse in un tempo ristretto e corredato da lunghi flashback di quando giovincella sognava il suo futuro a girare il mondo con una macchina fotografica.
Il sentimento di immedesimazione è forte quando sugli schermi appare la scena di pathos in cui la poveretta, dopo aver fatto quindici caffè, bagnato le piante, fatto scorrere l'acqua nello sciacquone che qualcuno aveva lasciato aperto ed essersi messa a novanta per trovare il broglio nella fotocopiatrice...viene richiamata perché la macchina del ghiaccio ha smesso di produrre cubetti! Dopo alcuni momenti di gelo, fisico e metaforico, l'eroina riuscirà a trovare la soluzione di tutto ma solo nella pellicola scoprirete come.
Il film affronta anche i risvolti psicologi di un ruolo sottovalutato ma fondamentale e nella seconda parte si assiste alla crisi d'identità che colpirà la giovane.
Il messaggio che i produttori vogliono lanciare è che non sono i titoli a fare grandi le persone e che anche nelle persone comuni, quelle che incontrate tutti i giorni, c'è qualcosa di speciale poichè chiunque affronti tutti i giorni la vita con dignità è a suo modo un piccolo, comune, eroe.
Consiglio?
Assolutamente da vedere.
O da leggere, perché sembra che l'autrice dei libri da cui sono tratte le sceneggiature abbia in serbo numerosi puntate!!!
Aspettiamo fiduciosi! Cosa ne dite?


2 commenti:

  1. Vorrei farti davvero i complimenti perchè quando ho iniziato a leggere ero davvero convinta che finalmente si mettessero un attimo da parte sti personaggi con super poteri e si desse spazio a noi umili peones.

    Non voglio commentare nulla su questa storia perchè non vorrei svelare nulla ai lettori!

    Cmq brava tu!
    Titti

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  2. finalmente una lettura leggera che mi ha veramente divertita, ero un po' triste mi ha risollevato il morale. brava aspetto il sequel

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